giovedì 25 dicembre 2008

È Natale!

Non ho mai capito perchè dovrei festeggiare il compleanno di qualcun'altro.

mercoledì 10 dicembre 2008

Che Casini

E l'Ansa chiama notizie queste? Come se non si sapesse dal primo giorno che ne avrebbe fatti.

lunedì 3 novembre 2008

Sotto pressione

Alla manifestazione del PD forse non c'erano due milioni di anime ma chi sostiene che non ci possono stare più di quattro persone per metro quadro non ha mai viaggiato con Trenitalia.

sabato 1 novembre 2008

Nessuno scende più in piazza

Halloween nera, una decina di morti sulle strade. Solo una decina. Ai vecchi tempi legioni intere di cadaveri prendevano vita ed uscivano dalle loro tombe.

venerdì 31 ottobre 2008

Il maestro unico non si può fare

Dove la trovano una classe con tre milioni di banchi?

giovedì 30 ottobre 2008

Loop di esaurimento memoria

Dimentico tutto. Devo comprare post-it per ricordarmi le cose da fare. Ma mi dimentico di comprarli, non ho post-it per ricordarmelo.

venerdì 17 ottobre 2008

mercoledì 24 settembre 2008

La vita è un inferno

Solo che oggi fa freddo.

lunedì 22 settembre 2008

Mondo cane

Pare che a Hollywood vadano di moda i cani (fonte: Ansa.it). Non capisco tutto questo clamore. Cinecittà sono anni che sforna telefilm con dei cani d'attori ma nessuno ne ha mai parlato.

martedì 16 settembre 2008

domenica 14 settembre 2008

Il ritorno dei secoli bui

Il periodo buio è stato il momento più basso del Medioevo. L'ignoranza dilagava, la superstizione andava per la maggiore e cultura e scienza si sono congelati, se non regrediti. Eppure, come in tutte le situazioni, qualcuno ne trasse giovamento e potere. Perchè, quando l'ignoranza è il massimo comune denominatore delle folle, queste sono pronte a credere a tutto come una grande macchina autoalimentata, supestizione genera superstizione. Oggi purtroppo non è più così. La povertà è stata limitata nella maggior parte dei paesi occidentali e tutti continuano a voler studiare per far estinguere una volta per sempre l'ignoranza. Pazzi! Non lo dico io, lo dice colui che ha il potere dell'infallibilità, colui che ha il potere di avere oltre due miliardi di persone che pendono dal suo labbro inferiore. Sì, sto parlando proprio del nostro migliore amico: il Papa. È in questo periodo in Francia a fare la sua prima visita in veste di capo religioso. Purtroppo, come spesso accade, ha avuto la pessima idea di parlare. Poteva mangiarsi una baguette con del brie, poteva farsi una visita alla Tour Eiffel, poteva sorseggiare champagne brindando al suo successo. E invece no, ha deciso di parlare. Ha preso fiato e sorridendo ha lanciato sui francesi e sul mondo una delle sue perle più preziose. Fuggite dagli idoli, ha detto, dagli idoli di denaro, potere e sapere che allontanano l'uomo dalla felicità (fonte: Ansa.it). Fantastico. Il ritorno a povertà, sudditanza ed ignoranza sarebbe per lui un incontro alla felicità.
Che poi, a pensarci bene, tutto ciò è cacofonico. Invoca la povertà colui che ha gioielli che da soli risanerebbero l'economia mondiale. Demonizza il potere colui che è a capo della setta religiosa più grande e spietata di sempre. Vuole allontanarsi dal sapere lui, teologo, ex-ordinario universitario, plurilaureato. Sono convinto che nessun adepto cristiano ha neanche sentito queste enormi balle catastrofiche uscite dalle sue vecchie e secche labbra e questo non intaccherà minimamente la sua popolarità a la credibilità tra coloro che hanno i paraocchi. Lui è infallibile, d'altronde. È il canale di comunicazione con Dio, mica un semplice vecchio messo lì da altri vecchi. Sono eventi come questi che bramo. Eventi che mi fanno capire che la mia mente è aperta e che non sono accecato da utopiche paradisiache visioni. Grazie a Dio.

giovedì 11 settembre 2008

Il mio quarto d'ora

Si dice che in un futuro ormai prossimo ognuno avrà i suoi 15 minuti di notorietà. Ed è vero, ormai grazie ad ci vuole un nulla a diventare popolari e chiaccherati ovunque. E ci vuole ancora meno ad essere completamente dimenticati e rimossi. Ne è testimone anche il recente fenomeno del buco nero. Tutti ne parlavano ed ora, tempo un paio di giorni, nessuno se ne ricorderà più.

Buco Nero: È già terminato il mio momento di gloria.
Chuck Norris: Eh sì, prima o poi passa per tutti.
Lugaresi: Non dirlo a me, guarda...

mercoledì 10 settembre 2008

...nell'acqua

Si temeva che sarebbe crollato l'equilibrio del nostro universo mentre l'unica cosa che è crollata è stato il server dello streaming del CERN. Era d'altronde prevedibile che queste teorie sui fisici che vanno a svelare ciò che Dio vuole mantenere segreto non erano poi così fondate. Anche il Papa si sbaglia, ogni tanto.
Devo ammettere però di essermi un po' agitato, stamane. Convinto che il mio esame fosse oggi, stamattina mi sveglio realizzando che oggi non poteva essere Giovedì 11 Settembre. Quindi tutto tranquillo mi alzo e faccio colazione. Guardo l'orologio del cellulare e vedo la data: Giovedì 11 Settembre. Oh cazzo, è stato il primo pensiero, quei mattacchioni dei fisici hanno acceso prima l'LHC e hanno fracassato lo spazio-tempo. Perchè non ascoltano mai la parola del Vaticano, quei miscredenti? Controllando quindi la data all'orologio del computer realizzo che oggi non è Giovedì, come pensavo. E realizzo che è ora di cambiare cellulare.
In sostanza la fine del mondo non è arrivata e tutto sta tornando alla normalità, nessuno si interessa più di fisica, il server dello streaming del CERN conta i soliti quattro visitatori (di cui uno è il bot di Google) e i telegiornali hanno smesso di parlare di questi noiosissimi buchi neri per tornar a parlare dei classici buchi delle veline. Il solito trantran, insomma. Qualcuno dice che i veri esperimenti pericolosi per l'integrità universale saranno il 21 Settembre ma a questo punto basta, i fisici del CERN hanno avuto la loro possibilità per distruggere l'universo e non ci sono riusciti. Fine, lasciate provare qualcun'altro.

Parte il countdown per il 2012.

martedì 2 settembre 2008

Un grosso buco...

Di esseri pericolosi sulla nostra cara vecchia Terra ce ne sono a bizzeffe, assassini, stupratori, rapinatori, cardinali, vallette. Gli scienziati sono i peggiori. I fisici soprattutto. Come l'Uomo Ragno ci insegna, metter mano troppo in là nei territori della fisica non può fare altro che creare mostruosità e pericoli. Ora questi pericoli per l'integrità del mondo si sono messi in testa di ricreare le condizioni dei momenti immediatamente successivi al Big Bang in modo artificiale. Si chiuderanno in un buco sotto la Svizzera e si divertiranno a tirarsi addosso particelle rischiando di far scoppiare tutto. Sembra infatti che questo esperimento abbia lo spiacevole inconveniente di poter creare un buco nero capace di inghiottire il nostro pianetuccio nel giro di quattro anni. Un buco nero. Sotto la Svizzera. Saremo tutti risucchiato sotto una montagna di denaro esentasse, cioccolata e Ricola. Questo accade a voler ricreare il Big Bang, lo dicono i giornalisti. Si sa che i giornalisti ne capiscono più di quei cattivoni dei fisici, di fisica. È la giusta punizione per gli scienziati che, ricreando le condizioni successive al Big Bang, giocano un po' troppo a fare Dio e mettono le mani nella sua creazione. Proprio non si fa. Ad ogni modo, ci troveremo tutti in Nuova Zelanda, tra quattro anni. Guarderemo partire i Big del nostro pianeta su navicelle mentre attenderemo di entrare nel buco. Li guarderemo svanire in un puntino nel cielo per poi, inevitabilmente, morire galleggiando nel vuoto quando finiranno le provviste. In quattro anni non ce la fanno a costruire l'Enterprise. E noi saremo lì, ad attendere col cuore in gola che il buco nero ci risucchi al suo interno, riflettendo sul fatto che, forse, non è saggio che essere minuscoli viventi su un'insignificante biglia dell'immensità dell'universo giochino troppo con le forze che non conosco. Saremo risucchiati infine. E moriremo. Oppure, chissà, saremo portati una nuova dimensione, una piega della fisica che non conoscevamo dove potremo finalmente stare in pace con noi stessi, bere una tazza di thè con un Dio di cui tutti avevano frainteso lo scopo. Una vita perfetta circondati da meravigliose creature e paesaggi che la nostra ristretta visione tridimensionale del mondo ci avrebbe precluso. Perfetto, sì. E talvolta il pensierò ricadrà sulla nostra Terra, dove tutti siamo nati e cresciuti, penseremo con nostalgia a tutto ciò che era nostro, quando il concetto di proprietà ci apparrà puramente illusorio. Forse una lacrima scenderà sulle nostre guance. Ci renderemo conto che tutti i nostri leader in cui riponavamo fiducia sono morti, i capi di stato, i grandi imprenditori, il Papa. Tutti morti nel vuoto siderale, con gli occhi fuori dalle orbite per la pressione. E ci tornerà allora il sorriso.

Oppure, più probabilmente, moriremo.

domenica 13 luglio 2008

La passione

* GiudaIska sets mode +o romano_doc
* romano_doc sets mode +b Jesus0!*@*
* romano_doc kicks Jesus0 (on teh cross!1)
[...]
* Jesus0 has joined #world
[Jesus0] fn lag
[romano_doc] what the...
[Jesus0] omfg
* Jesus0 has quit IRC (Read error: connection reset by peer)

sabato 12 luglio 2008

Trinità: 3x1

* IlPadre has joined IRC
* IlFiglio has joined IRC
* LoSpiritoSanto has joined IRC
* IlPadre has quit IRC (Autokilled: Troppi cloni da questo host.)
* IlFiglio has quit IRC (Autokilled: Troppi cloni da questo host.)
* LoSpiritoSanto has quit IRC (Autokilled: Troppi cloni da questo host.)

venerdì 11 luglio 2008

Conto alla rovescia finale

Ultimamente mi accorgo che non ho più tempo di far niente nonostante sia spesso a casa. Alla sera arrivo a tirare fino alle 2 e ancora il tempo non mi basta. Al mattino, alle 8 sono già in piedi ma il tempo non basta. Quindi ho deciso di calcolare il tempo realmente vivibile per un essere umano.

Ho considerato una vita media di 70 anni. Ho tolto gli ultimi dieci anni che si passano sbavando su un letto in preda alla demenza senile e i primi cinque che si passano sbavando sul pavimento. Dai rimanenti 55 anni ho tolto ulteriori 15 anni, ovvero fino alla maggiore età, dove ogni individio è idiota e butta via il tempo che non viene succhiato dalla scuola. Rimangono 40 anni. Considerando una giornata di ventiquattro ore, mediamente un uomo ha bisogno di otto ore di sonno. E, visto che ha bisogno di mangiare, anche otto ore se ne vanno per lavorare. Quindi dai 40 anni rimasti ne togliamo 2/3 per calcolare il tempo effettivo vivibile e troviamo circa 13 anni. Proietto tutto su di me. Ho fatto cinque anni di superiori utilizzando il treno, notoriamente in ritardo. Arrotondiamo per difetto ad un quarto d'ora al giorno, moltiplichiamo per cinque anni ed otteniamo circa 450 ore. Arrotondiamo ad un solo anno e scendiamo a 12. Pensiamo ora ai bisogni fisiologici, diciamo un quarto d'ora di cacca più lavaggio al giorno e siamo ad ulteriori 10 anni da scartare. Rimangono fuori gli imprevisti (il colpo di freddo, il disturbo di stomaco, la peperonata), le doccie, la coda alla posta e dal dottore, i giorni di malattia. Trascuriamoli per il bene dell'ottimismo. Rimangono 2 anni di vita reale per coltivare i propri interessi, su una vita di 70 anni. Se consideriamo quindi 2/70 di ogni giorno significa che viviamo grossomodo soli 40 minuti di ogni giorno.

Senza contare gli imprevisti.

O le cause di morte non naturale.

lunedì 30 giugno 2008

Condizione d'esistenza

L'esistenza di questo post implica la mia esistenza. Non sono scomparso.

domenica 15 giugno 2008

Che schifo di funerale

Ai funerali di due delle sei vittime dell'incidente sul lavoro avvenuto l'11 giugno scorso nel depuratore comunale di Mineo ha partecipato Renato Schifani. Tragedia su tragedia. Poveracci.

sabato 14 giugno 2008

I grandi misteri delle religioni

Perchè agli ortodossi la barba cresce tonda mentre ai musulmani cresce a punta?

mercoledì 11 giugno 2008

Il controsenso

Il presidente americano George W. Bush ha detto che un Iran in possesso di armi nucleari sarebbe "una minaccia straordinaria" alla pace mondiale. Si è detto pronto ad intervenire duramente per impedire l'approvigionamento nucleare. E sappiamo tutti come interviene Bush: minando la pace mondiale.

martedì 10 giugno 2008

Notizie bestiali

GB, via libera all'embrione-chimera, nei laboratori le cellule fecondate ibride
Se ne potranno produrre con patrimonio genetico umano e animale.
Il sì del ministero della Salute, dopo mesi di polemiche con gli scienziati.
Le restrizioni però restano severe: dopo 2 settimane deve essere distrutto.
Repubblica.it
"Resuscita" la tigre della Tasmania ma adesso è nel corpo di un topo.
Estinta dal 1930, il suo dna è stato "restaurato" e fatto rivivere in un roditore.
Repubblica.it
Un capriolo con un solo corno al centro della fronte invece delle classiche corna biforcate vive all'interno del gruppo di suoi simili monitorati dal centro di scienze naturali di Prato.
Ansa.it
Una molecola naturalmente prodotta dal nostro corpo riesce a 'disintossicare' in soli 10 minuti topolini 'alcol-dipendenti' spegnendo il desiderio di bere e altrettanto velocemente la tendenza a ricadere nel vizio quando gli si 'offre' nuovamente alcol; il tutto senza effetti collaterali, i topi semplicemente perdono il 'gusto' del bere.
Ansa.it
Studio DNA rivela due 'clan rivali' di mammut.
Si è scoperto così che i due gruppi si sarebbero separati geneticamente uno o due milioni di anni fa e che avrebbero convissuto per migliaia di anni: poi sarebbe sopraggiunta l'estinzione di un gruppo, al quale sarebbe sopravvissuto l'altro per circa 30 mila anni. Per gli esperti "la scomparsa di uno dei due gruppi è riconducibile più a una deriva genetica che alla selezione naturale", forse a causa della ristretta area geografica in cui vivevano gli animali.
Ansa.it
Cane gigante, lo si vede anche da satellite.
Boris, un mastino di 90 Kg, è stato individuato dai suoi padroni su Google Earth, il programma che permette di vedere le fotografie dal satellite di ogni angolo della terra.
Ansa.it
Dio ci punirà tutti. Tutti vi dico.

lunedì 9 giugno 2008

Ristrutturazione

Ho cambiato ancora la struttura dei miei scaffali. Sono ansioso tendente all'ossessivo.

sabato 7 giugno 2008

Pesce babele, un idiota sei

Douglas Adams si rivolterebbe nella tomba, se sapesse.

venerdì 6 giugno 2008

Il mio esame fallimentare

Ci siamo, ho passato il limite. Di sette esami fatti ne ho passati solo tre, sono giunto al momento in cui i fallimenti sorpassano i successi. Grazie Geometria I.

Injo: Posso provare ugualmente l'orale con questo scritto?
Professoressa: Che voto le ho dato?
Injo: 13.
Professoressa: Mi faccia vedere.
Professoressa osserva il compito.
Professoressa: I sistemi lineari li ha ben capiti, non ha sbagliato niente.
Injo: Infatti...
Professoressa: ...è su tutto il resto che proprio non ci siamo.
Injo: Ho capito, torno la prossima volta.

giovedì 5 giugno 2008

mercoledì 4 giugno 2008

Incredibile a dirsi

Ho la depressione post parto. E non sono neanche partito.

domenica 1 giugno 2008

Cavalieri a cavallo dei pantaloni

ROMA, 31 MAG - Sono tre gli esponenti del mondo della moda nominati Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica. Patrizia BAMBI: ha creato il marchio 'Patrizia Pepe Firenze', affermato nel settore dell'abbigliamento e degli accessori. Angela D'ONGHIA: e' presidente e Ad di Nocese Manifatture, attiva nell'abbigliamento maschile e nei tessuti per la casa. Giovanna FURLANETTO: e' presidente e Ad di Furla Holding, marchio affermato di borse, scarpe e accessori.

Ansa.it
Qualsiasi commento sarebbe superfluo e spezzerebbe la grande magia della notizia.

martedì 27 maggio 2008

Omoschessuale

E' stato scoperto nella Drosophila melanogaster (il moscerino della frutta) un gene dell'eterosessualità. Se manca, l'insetto si lascia andare a comportamenti omosessuali. Ora le associazioni note sono già al lavoro sul genoma umano per dichiarare finalmente che gli omosessuali sono mutazioni innaturali, poterli dichiarare fuorilegge e poterli curare o sopprimere. Non aspettavano altro.

giovedì 22 maggio 2008

mercoledì 21 maggio 2008

Il mio problem solver

Non ha mai piovuto in nove mesi di mia residenza a Bologna se non qualche timido schizzetto. Evidentemente ora è iniziatala stagione delle piogge perchè sono quattro giorni che piove a dirotto senza smettere. Abbiamo chiamato il padrone di casa per fargli vedere che dalle finestre, siccome le guarnizioni sono vecchie, gocciola acqua verso l'interno. Lui è venuto e come un oracolo ha trovato la risposta ai nostri problemi.

Padrone: Qual'è la finestra dove entra acqua?
Injo: Ci sono sette finestre.
Padrone: Si, ma qual'è?
Injo: Tutte.
Padrone: Ah.
Padrone di casa controlla la finestra.
Padrone: Ma qui basta metterci un po' di silicone...
Injo: Però se lo mettiamo ora che è bagnato non funziona.
Padrone: Se non piove torno martedì che dovrebbe essere asciutto.
Injo: E se piove?
Padrone: Entra l'acqua.

martedì 20 maggio 2008

Pari opportunismo

Gli omosessuali non sono abbastanza discriminati. Questa è la motivazione con la quale Mara Carfagna, neoministra per le Pari Opportunità (che sicuramente è andata al ministero per le sue competenze ed esperienze) si rifiuta di dare il patrocinio al Gay Pride. Si, perchè a suo dire "le Pari Opportunità riguardano le donne lavoratrici e madri, i minori, gli anziani e i portatori di handicap. I Gay Pride hanno obiettivi che non condivido, come il riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali". A parte che si è dimenticata di includere nelle categorie anche gli extracomunitari e le minoranze etniche e religiose (ma forse non sono abbastanza discriminate neanche loro) non vedo cosa possa c'entrare la sua opinione sulle coppie omosessuali. Come se Mattioli si rifiutasse di risolvere il problema Alitalia solo perchè lui non vola con la compagnia di bandiera. O come se Berlusconi non facesse un ministero per le telecomunicazioni solo per evitare che qualcuno metta mano alle sue televisioni... ma qui forse ho sbagliato esempio. Fatto sta che la Carfagna ha dimostrato che forse faceva meglio a starsene sulle copertine dei giornali per soli uomini perchè sembra che competenza ed esperienza ne abbia solo in mezzo alle cosce. Forse li è vero che tutti hanno pari opportunità.

lunedì 19 maggio 2008

Ardente passione napoletana

Se a Napoli ci sono rifiuti in ogni dove, i napoletani bruciano i rifiuti. Se a Napoli i rom rapiscono i bambini, i napoletani bruciano i rom. Se a Napoli è capodanno, i napoletani bruciano i cassonetti. Pare che Luca Romagnoli voglia stabilire a Napoli la sede principale del suo partito.

domenica 18 maggio 2008

Folle psicologia della folla

Ma no, dai, a che mi serve l'ombrello, sono solo un po' di nuvole. Ma no, dai, a che mi serve il giacchetto, è caldo. Mi sono affidato a queste frasi e alla mia buona stella e non sono tornato a casa a prendere gli oggetti del dubbio prima di andare a fare provviste di tipo alimentare. Ma la mia buona stella deve essere evidentemente una stella cadente in quanto ho solo avuto il tempo di nominare il nome di Dio (nemmeno tanto invano) prima di essere travolto da tanta acqua come se tutti gli angeli del cielo avessero tirato lo sciacquone contemporaneamente. Al momento dell'inizio della pioggia sono riuscito a fare qualche passo indietro per rifugiarmi sotto i portici. Mentre guardavo un vecchio barbuto tutto agitato che raccoglieva coppie di animali dotto la pioggia mi sono fermato ad osservare cos'aveva causato il mio fermarmi sotto i portici. Ebbene si, l'idea doveva essere buona perchè appena mi sono messo al coperto un manipolo di persone si è radunato, imitandomi. Respirando l'aria umida si sentiva quel che di apocalittico, persone che non c'entrano niente l'una con le altre tutte radunate da un comune problema e costrette alla convivenza in un piccolo luogo. E' questo malcomune ad incentivare i rapporti sociali, psicologia delle masse. Quindi, non appena la pioggia si è diradata, mi sono tirato la maglia (di lana) sui capelli e guardando l'arca scendere per la strada principale sono scappato. Non sia mai che qualcuno attacchi bottone.

sabato 17 maggio 2008

Venga il tuo regime

Perchè un'entità suprema onnipresente, onniscente ed onnipotente che ha creato noi e tutto ciò che ci circonda dovrebbe avere bisogno delle nostre preghiere. Magari ha bisogno delle nostre preghiere per rafforzare il suo potere. Capisco la scarsa autostima dopo aver creato uno come Mastella ma perchè un essere tanto potente dovrebbe aver bisogno delle preghiere dei suoi Tamagotchi? Non ha senso. Forse siamo noi a dovergli rendere omaggio con le nostre preghiere perchè lui è il creatore di tutto e quindi può toglierci tutto se non ci comportiamo bene. Ma se così fosse, allora, non ci troveremmo forse nel più totalitaristico regime dittatoriale della storia? Se il Santo Padre vuole lasciarmi un commento qui sul mio blog per chiarire i miei dubbi è il benvenuto.

venerdì 16 maggio 2008

giovedì 15 maggio 2008

Heil Jesus!

Il Vaticano ha deciso di chiarire una volta per tutti uno dei problemi fondamentali della fede: ebbene sì, è possibile credere in Dio e negli extraterrestri. Finalmente mi hanno tolto questo macigno dal cuore. Per rimettermene subito un'altro. Perchè, pensandoci, Gesù è stato mandato tra gli umani così come umani erano gli apostoli, Mosè, Abramo, Noè, Adamo ed Eva, tutti i Papi della storia. L'Eden era il Paradiso Terrestre, l'inferno sta nelle viscere della Terra così come il Regno dei Cieli sta nel nostro Cielo. Inoltre, ad ulteriore conferma della mia teoria, Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza. E' inutile girarci tanto intorno: la razza umana è la prescelta da Dio in persona. Siamo la razza superiore, gli alieni sono inferiori a noi. Andremo in giro per lo spazio con le nostre astronavi a sottomettere queste popolazioni barbare in nome di Dio. Sfileremo d'innanzi al nostro capo, il Papa, innalzando il braccio al cielo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Heil.


mercoledì 14 maggio 2008

Applausi indegni di plauso

E' bello vedere Berlusconi avere le idee chiare sui progetti da attuare il prima possibile. Intanto abbassare l'età degli eleggibili in Parlamento (da 25 a 18 anni) e anche abbassare l'età minimi per diventare Presidente della Repubblica. Tanto per mettere le mani avanti. Senza dimenticare poi l'aumento di poteri per il premier che potrà revocare ministri ed imporre le priorità del Parlamento. Dice che gli italiani vogliono cambiare e dice che sarà possibile facendo appello all'aiuto di Dio ma anche alla fortuna. Tanto per entrare nelle grazie anche di Casini. Dice che Veltroni ha avuto una grandissima idea con il governo-ombra che aiuterà al dialogo. Veltroni è contento e non gli passa neanche per un momento in testa la possibilità che Berlusconi è contento del governo-ombra solo perchè è inutile e serve a far perdere credibilità all'opposizione. Tutti i ministri si sono già fatti riconoscere a loro modo parlando di ponte sullo stretto, parlando di leggi razziali contro i rumeni, parlando di rendere illegale l'aborto, parlando di centrali nucleari, parlando di termovalorizzatori, parlando di Alitalia. La sola persona che ha detto una cosa saggià è Brunetta, l'unico politico più basso del nostro premier (Berlusconi ha deciso di farsi fotografare sempre al suo fianco per sembrare un giocatore della NBA) che ha detto di voler cancellare totalmente la carta e la burocrazia per passare ai nuovi metodi di comunicazione. Non succederà mai, chiaro, ma almeno l'idea c'è e il fatto che venga da destra è ancor più apprezzabile. Berlusconi parla per venticinque minuti in parlamento prima della richiesta di fiducia e trova pure il tempo per fare il cascamorto con due delle donne che ha tra le sue file (sottolineamo che la De Girolamo e la Giammanco hanno 32 e 29 anni mentre il premier ne ha 71). Parla, parla, parla e tutti applaudono. Anche l'opposizione. Assurdo.

L'unico che non applaude è Di Pietro. Finalmente.

martedì 13 maggio 2008

Fra zioni di pensieri

Avevo bisogno di esprimere in parole il mio disagio. Ho scritto un testo così, di getto, e ne è venuta fuori una canzone chiamata Una bibita. Riflettendo sulla difficoltà di trovare qualcosa che facesse rima con Dostoevskij mi sono reso conto che sono una ciofeca a tradurre le mie geniali idee in fatti e così mi sono abbandonato sulla sedia in trance a pensare. La mia carriera nel mondo dell'istruzione sembra ormai un'utopia, quella del fascinoso artista cozza contro la mia incapacità di espressione. Sono quindi venuto a conoscenza del fatto che i frati non devono seguire una strada di seminario come quella dei preti. Questo ha aperto nuove luminose prospettive sul mio futuro. Potrei chiudermi in un convento, quelli in stile medievale che a mantenerli costano tanto così. Starei tra altri frati taciturni che pensano a Dio e parlano poco. Se qualcuno parla troppo, sh, ora et labora. Inoltre potrei indossare una di quelle tuniche fantastiche, quelle marroni con al corda alla vita, ruvide da provocare irritazioni alla pelle che è un piacere. Potrei indossarle come se niente fosse e andare in giro per il convento senza sentirmi in imbarazzo. E potrei non portare niente sotto, libertà totale. Mi sveglio di buon'ora col canto dei galli. Oppure, se mi sveglio prima, mi occupo di svegliare i galli. Guardo l'alba che si staglia in cielo e mi metto a coltivare l'orticello. Due rape, due pomodori, un po' d'acqua di pozze e via che i viveri per la giornata sono pronti. Poi tutti in cappella a pregare. Se trovo una posizione comoda posso ovviare il problemi di fingermi riconoscente ad un'entità palesemente astratta schiacciando un pisolino. Dopodichè mi ritiro nella mia cella spoglia e mi posso chiudere dentro a fingere di pregare, a scrivere, a meditare, senza preoccupazioni, senza impedimenti. La vita perfetta. Basta trovare attività alternative alla preghiera.

Fra Udolento: Fra Injo, sei da ore chiuso nella tua cella, stai bene?
Fra Injo: Certo, fratello, sto pregando Nostro Signore.
Fra Udolento: Bene. Senti, è sparito dalla biblioteca l'annuario del convento femminile, l'hai mica visto?

lunedì 12 maggio 2008

Ma che Schifo

Travaglio l'ha fatta grossa anche sta volta. Fazio era mogio mogio, il giorno dopo, a chinare il capo e chiedere umilmente scusa. Però effettivamente non trovo giusto che parlando di Schifani si facciano determinati nomi. Propongo una puntata di Che tempo che fa per sentire la replica di Mino Mandalà e Benny D'Agostino. Deve essere salvaguardato il loro onore, non possono essere sputtanati così, col primo Schifani che passa.

domenica 11 maggio 2008

sabato 10 maggio 2008

venerdì 9 maggio 2008

Informalizzato

Devo consegnare le esercitazioni di Calcolo Numerico. E non mi vengono.
Devo consegnare gli esercizi di Informatica. E non funzionano.
E mi rubano tempo. Tanto tempo. Faccio partire sti maledetti programmi e una volta vanno, una volta no, una volta a metà, senza regole precise. Eppure è tutto giusto.
Gli metto i dati e non funziona.
Cambio alcune cose e non funziona.
E' tutto giusto e non funziona.
Ho deciso di interagire in maniera meno formale col mio computer. L'ho preso a calci sul processore.
La sua risposta è stata:

mercoledì 7 maggio 2008

Diversamente disabile

Ma perchè i disabili si sono trasformati in handicappati per diventare poi magicamente diversamente abili? Perchè gli handicappati non si indignano ad essere chiamati diversamente abili che è palesemente più ghettizzante di handicappato. Che poi colui che prima era disabile ora sia un diversamente abile è una cosa proprio strana. Prima no, ora diversamente. Se uno ti dice handicappato, oh, che vuoi farci, è vero. Ma diversamente abile è proprio una presa in giro.

Tizio: Injo, sei diversamente figo.
Injo: Se fossi diversamente pigro ti darei un pugno. Ma sono pigro normale.
Tizio: Sono stato diversamente sfortunato.

Ma che è sta storia che tutti gli uomini sono uguali? Quel malandrino che si è inventato questa cosa dovrebbe vergognarsi. Se fosse presente qui, oggi, lo querelerei. Paragonarmi a Borghezio o al Papa. Ma come si permette? Da oggi sono un diversamente disabile.

martedì 6 maggio 2008

Argomenti p(ale)olitici

E' ufficiale: per Calderoli ci sarà posto nel nuovo governo come ministro di un nuovo Ministero, qualcosa di mai esistito in passato ed inventato da Berlusconi. Visto come vanno le cose col Cavaliere al governo, credo che il più papabile sia il Ministero della Gnocca. E' un peccato che nel PdL non sia confluita l'UdC, ci sarebbe stato l'Onorevole Mele che sarebbe stato sicuramente più competente di Calderoli, in quel campo.

lunedì 5 maggio 2008

Il denaro circola in circolo

Pubblicare i redditi del 2005 del popolo italiano ha leso la dignità e la sensibilità dei cittadini. Per questo quei mattacchioni del Codacons hanno deciso che ogni italiano deve essere risarcito con 520 euro circa. Che, in totale, sarebbero sui 20 miliardi di euro. Denaro da rimborsare sicuramente con la prossima tassa speciale. Vedete come circola il denaro? Circolare più di così si muore.

giovedì 24 aprile 2008

Medie, moda e mediare

Oggi ero fuori a giocare a palla con mio fratello. Ho visto un ragazzo che stava per subire un pestaggio. Poi ho deciso di mediare rientrando in casa e gli è andata bene. Non si maltratta mio fratello. Mai.

Osservando sto gruppetto di personaggi delle scuole medie mi è tornato in mente il mio Giorno del Giudizio. Verrà il giorno in cui l'umanità si presenterà sull'attenti al mio cospetto e sarà giudicata a mia totale discrezione. Una manganellata sotto il cranio significa che non hai passato il giudizio. Ecco, del gruppetto di ragazzetti non ne avrei salvato uno. Tutti già vestiti griffati con gli accessori fashion e le pettinature cool. Le ragazze palesemente sgualdrine, neanche da specificare. Adolescenti dei miei coglioni, a dodici anni sono ancora bambini. Alla loro età io collezionavo le carte dei Pokèmon e questi già hanno in mente solo un buco, ossessione che li accompagnerà per tutta la loro misera esistenza. Si vogliono sentire grandi. Idioti. Merde. Godetevela finchè potete. Potessi tornare io indietro a rivivere la mia infanzia senza tutte le mille cose da fare e i mille obiettivi da raggiungere che ho ora. Il tempo non è mai abbastanza. Mai. E' proprio vero che le cose le ha solo chi non se le merita. O magari, forse, è sempre troppo tardi quando ci si accorge di aver sprecato un'occasione.

mercoledì 23 aprile 2008

Ortomercato a luci rosse

Sei strano, mi dicono. O mi direbbero, nell'eventualità. Ma perchè mai. Sembra che la carica ormonale che spinge la fetta umana dotata di pene sia vorace ed inestinguibile. Se gemesse e fosse caldo anche un tronco d'albero sarebbe utile allo scopo. Per adattarsi coi tempi che corrono le ragazze han preferito evolversi in sgualdrine superminorenni per poter iniziare a scambiarsi fluidi il prima possibile. Poi ci si stupisce che ci sono gli strupri. Poi ci si stupisce delle violenze. Poi ci si stupisce delle evirazioni familiari. Ormai il sesso non è più un piacere, è un mercato dove l'esemplare femmina espone la propria merce e l'uomo, dopo aver controllato che la merce respiri, la consuma. Ormai il sesso è un ortofrutta.

Lui:
Mela dai?
Lei: Pero non farmi male.
Lui: Non lo farei mais.
Lei: Non mi piace che tu menta.

Io invece dico no. Non voglio che sia così perchè mi sembra degrandante ma, soprattutto, un po' schifoso. Si perchè, estraniandosi un momento dai luoghi comuni, i maschietti bramano un semplice buco in un pezzo di carne. La loro giovinezza e vita rotea attorno a questo fulcro caldo ed umidiccio dal quale generalmente esce urina. Non è disgustoso? Sudore e corpi a contatto, l'atto sessuale è sporco per natura. Fluidi che escono da ogni dove e centri nervosi impazziti. E' qualcosa di estremamente disgustoso, se preso razionalmente. Ma fa figo farsi le ragazze quindi sembra un dovere. E qui si torna all'accusma mossa nei miei confronti, quella di stranezza. Solo perchè non credo che un mero ed istintivo scambio di segrezioni possa rendermi migliore di qualcun'altro. Solo per una mia questione ideologica. Non dovrebbe essere più rispettabile un'unica voce ideologica rispetto a quelli che dicono cose simili alle mie (condite in salsa d'ipocrisia) solo perchè glielo dice un qualche santone in vestiti appariscenti che si affaccia da qualche finestra? Che strano mondo.

Rabbino: E' proprio un bel bambino!
Madre: Si, è veramente un amore.
Rabbino: Vero. Ora tienilo fermo mentre gli mutilo il pene.

martedì 15 aprile 2008

Errare è umano, perseverare è PdL

Praticamente siamo al punto che una persona su due ha votato per avere Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio. Per la terza volta. Tanto per capire con che razza di persone prendete l'autobus o il caffè.

martedì 1 aprile 2008

Decesso di Injo

Ahah, non è vero. Pesce d'aprile.

venerdì 21 marzo 2008

Persi nello spazio-tempo

(ANSA) - WASHINGTON, 21 MAR - Un'esplosione cosmica verificatasi 7,5 mld di anni luce fa e' stata osservata a occhio nudo dalla Terra. Ne ha dato notizia la Nasa. Il fenomeno, uno dei piu' violenti prodotti nell'universo, si e' verificato ad una distanza pari a piu' della meta' dell'universo visibile. 'Nessun altro oggetto conosciuto o tipo di esplosione poteva essere visto a occhio nudo a quella distanza', ha detto con stupore uno scienziato della Nasa.

Ansa.it
Fantastico. Un evento avvenuto 7,5 mld di anni luce fa. Chissà quanto dovremo aspettare prima che sta gente capisca che l'anno luce è un'unità di misura di distanza, non di tempo. Lo dico da tantissimo tempo che i giornalisti sono spesso più ignoranti della gente normale. Ho iniziato a sostenerlo almeno 7 chilometri fa.

giovedì 20 marzo 2008

Il mio compagno addolorato

La professoressa di geometria spiega alla lavagna.
Injo: Ma di cosa sta parlando?
Compagno: Boh. Ieri non ce l'ho fatta nemmeno a studiare...
Injo: Perchè?
Compagno: Mi è morto il cane.
Injo: Ahahah.
Compagno: ...
Injo: Ma dicevi sul serio?

giovedì 13 marzo 2008

martedì 11 marzo 2008

Abasso la squola

Una pagella da dimenticare, con un record negativo per gli studenti italiani delle scuole superiori. Il quadrimestre si è chiuso con un totale di otto milioni di debiti, con sette ragazzi su dieci che hanno preso l’insufficienza. Fanno eccezione i licei classici. I meno studiosi sono i giovani dei professionali. Male anche gli artistici, i tecnici i linguistici. Vanno meglio gli scentifici. Una delle materie meno studiate è la matematica.

Da Leggo di Bologna, Martedì 11 Marzo 2008.
Incredibile, gli studenti vanno sempre peggio a scuola. Magari non trovano le giuste motivazioni. Ma io non parlo perchè ero quello che faceva di meno, nonostante i buoni risultati. Una delle materie meno studiate è la matematica? Bene. Più lavoro futuro nel dare ripetizione per me. Comunque ho apprezzato l'articolo, il giornalista è riuscito ad identificarsi al meglio con gli studenti. Non dev'essere stato facile per un laureato in giornalismo scrivere Vanno meglio gli scentifici.

lunedì 10 marzo 2008

Troll del 21esimo secolo

Come non fare qualcosa che deve essere fatto? Basta girare lo sguardo dall'altra parte e far finta di niente. Tutto risolto.
Ora.
Come non fare qualcosa che deve essere fatto e che qualcuno controllerà che sia stato fatto? Qui la cosa si fa ardua. Mettiamo il caso di dover consegnare una relazione ad un professore. Questo magari se ne fotte se non gliela consegni ma poi all'esame ti presenti con un tetto massimo di 24. E sgobbare per prendere un 24 (al più) non mi sembra proprio il caso. Neanche inventarsi qualche scusa folle può servire in quanto ogni professore di professione è abituato a sentire le peggiori storielle per giustificare le mancanze. Inoltre i professori delle nuove generazioni queste cose le hanno anche fatte durante la loro giovinezza, la cosa diventa ardua. Servirebbe un impossibilitazione pratica ed incontestabile, un supertestimone, una situazione dalla quale non si può uscire e che costringa il professore ad arrendersi all'evidenza, magari provando un po' di compassione per me che ho dovuto subire questo brutto colpo. Qualcosa del tipo:

Professore: C'è un troll che ti sta rubando la relazione.
Injo: Ehy, fermo!
Troll (correndo): brsbruhl.

Troll. Perchè non esisistono più i cari vecchi troll, quelli che ti portavano un soldino la notte di natale, quelli che ti rubavano la merenda, quelli che solo i bambini potevano vedere, quelli che ti mangiavano i compiti (no, i cani hanno smesso da generazioni di mangiare i compiti, preferiscono le scarpe o i propri rigurgiti). Possibile che una così utile e cara creatura sia scomparsa del tutto? Come può l'imponente mostruosità mitologica esser diventata una sola creaturina per bambini per poi sparire del tutto? Dove sta la dignità di quei colossi che se ti vedevano ti mangiavano e danzavano attorno alle tue ossa? Quelli che entravano nelle chiese e mangiavano i preti? Ebbene, la scienza ha finalmente trovato la risposta. Il troll non è scomparso, si è solo evoluto. Non che questo gli abbia permesso di mantenere la sua dignità ma almeno abbiamo la buona notizia della sua non scomparsa. Gli scienziati hanno analizzato le caratteristiche tipiche del troll per trovarne l'evoluzione moderna. Innanzitutto il troll non sapeva parlare se non per incomprensibili accozzaglie di suoni e gemiti. I troll erano tutti vestiti con i medesimi stracci e con i medesimi capelli sporchi sul cranio affusolato rendendoli difficili da riconoscere. Inoltre puzzavano di marcio in quanto passavano la maggior parte del loro tempo chiusi in antri bui ed afosi dal quale saliva il tanfo di mille palestre. Erano grotte al tempo, ma oggi non più. Avete capito l'evoluzione moderna del troll? E' l'unico che lo capisce. O magari non lo capisce come non capisce se stesso. La scienza non ha tutte le risposte. Non ancora.

Truzzo: ei km t kiami?
Troll: bruburs.
Truzzo: d dv dgt?
Troll: sbruluh.
Truzzo: 6 trp simpa!!
Troll: sbrotfl.

venerdì 7 marzo 2008

Il Numero Fondamentale

Ho fondato una nuova scuola di pensiero scientifico filosofico. Tutto ruota attorno ad un Numero Fondamentale denotato I il suoi valore è approsimativamente 18. Questa costante la si trova in ogni aspetto della nostra cultura e della nostra scienza. Vado a mostrarvi le sue proprietà.

01. Il Numero Fondamentale è espresso con I. Incredibilmente, Injo inizia in I.
02. I è l'unità fondamentale dei numeri romani. Nella rappresentazione del suo valore, XVIII, ne appaiono addirittura tre.
03. I è anche la 18° lettera dell'alfabeto partendo dal fondo.
04. R è la 18° lettera dell'alfabeto.
05. Ri, le due lettere in 18° posizione dal principio e dal fondo, rappresentano il cosiddetto Numero di Richardson, il rapporto energetico nei fluidi. Richardson è nato nel 1881.
06. Inoltre, il calcolo della caduta di tensione ai due capi di una resistenza si ottiene dal prodotto R * I.
07. I è esattamente un ventesimo dell'angolo giro di 360°.
08. Il valore di I compare più volte tra le cifre del pigreco, della sezione aurea, del numero di Nepero e nella radice di due.
09. Il 200° giorno di un anno bisestile è il 18 Luglio (cui nome originale era 18 Iulius).
10. A 18 anni si diventa maggiorenni.
11. I è preceduto da 17 e seguito da 19, due numeri primi. Anche la differenza delle cifre fa un numeri primo, 7.
12. Il reciproco di I è un numero periodico.
13. 9 * 2 = 18 ma se il due lo portiamo in alto otteniamo 9² = 81... ed 81 è come 18 letto al contrario!
14. La tangente trigonomentrica di I è esattamente 0,324... 324 come il valore di I².
15. I² = 324. Se escludiamo il 3, unico numero dispari della relazione, e leggiamo al contrario otteniamo 42: la Risposta Fondamentale.
16. La tavola periodica degli elementi ha due gruppi da 18 elementi. L'elemento I (iodio) ha due livelli energetici da 18 elettroni. Il 18° elemento è l'arsenico che ha anch'esso un livello energetico con 18 elettroni.
17. Il 18 in esadecimale si esprime con 12, come gli apostoli. In binario è invece 10010 che risulta esserre nientemeno che il CAP di Torino.
18. Ci sono esattamente 18 fatti salienti sul Numero Fondamentale.

Incredibile vero?

Si ringrazia il Dott.Rocklion per l'aiuto fondamentale fornitomi nello sviluppo di alcune di queste ricerche.

sabato 1 marzo 2008

La mala vita

Noi consideriamo la malattia come un'alterazione dello stato fisiologico di un organismo vivente in grado di modificare negativamente o annullare le normali funzionalità corporee dell'organismo stesso. Partire da questa definizione scolastica e paradossale però non mi porta dove voglio quindi pettinando la notizia parto dalla definizione reale di malattia.

Injo: Cos'è la malattia?
Dottore: E' quando stai male.

Bene. Ora trasliamo la proprietà "quando stai male" a momenti in cui però non vi è reale malattia. Infatti l'essere umano fin da quando nasce è destinato a soffrire e star male per i motivi più disparati (sono un fallito, lei non mi ama, ho il dito chiuso nella portiera della macchina). Possiamo quindi a tutti gli effetti trascrivere la parola vita sotto la lista delle malattie peggiori, quelle che durano per tutta la vita. Non sembra esserci alcun modo per porre fine alla sofferenza della vita. Battito cardiaco continuo, respirazione polmonare, contrazioni muscolari controllate, elaborazione di pensieri, come mettere fine a tutti questi sintomi? Per i dottori ancora non vi è una risposta definitiva e i tentativi personali di coloro che hanno tentato nuove sperimentazioni hanno sempre avuto scarsi risultati (spesso con le gambe penzolanti a mezz'aria ed uno sgabello rovesciato al fianco). La cosa più terribile della vita è che non ha un tasso di mortalità esatto. Si muore, è certo, ma non si sa mai in quanto tempo lasciando sempre sulle spine l'essere umano che potrebbe venire a mancare in ogni momento.

Sinistro Mietitore: La tua ora è giunta.
Injo: Avevo appena lavato la macchina.

Sarebbe meglio avere una malattia grave, come una scadenza, un conto alla rovescia; quando arriva a zero, bang, stecchito. Per questa nostra società grottescamente consumista può sembrare una follia ma sapere con esattezza l'ora della nostra morte porterebbe anche ad un risparmio a livello economico limitando gli sprechi di merce. Almeno per sapere che non vale la pena di comprarsi quel nuovo paio di scarpe, dopotutto.

Dio: Vi ho lasciato il libero arbitrio.

Già, bel libero arbitrio. Vivere sulla lama del rasoio con la possibilità di cadere in ogni momento e rimanerci secchi. Un giorno stai da dio e il giorno dopo ti svegli dentro una bara. Oppure tumori grossi come tartufi che crescono durante la notte. Conosco un mucchio di gente morta senza una vera causa. Morte naturale, dicono. Naturale sicuramente, visto che quella artificiale si chiama omicidio o suicidio, ma quale? Senza parlare di quelli che si schiantano in autostrada ai 180Km/h e si scheggiano un dente per poi morire cadendo dal pianerottolo di casa. Si, penso che potendo scegliere, in fondo vorrei proprio sapere il momento esatto della mia morte. Anche solo per organizzarmi e mandare a farsi fottere chi se lo merita, prima del grande buio.

giovedì 28 febbraio 2008

Il virus della strada va in quarantena

Mentre navigavo su internet senza una meta precisa (come la maggior parte delle volte) mi si apre una finestrella al centro dello schermo che mi avvisa che un figlio di Trojan stava cercando di penetrare nel mio computer. Il caro antivirus a forma di ombrello rosso che ho sempre disprezzato come il peggiore tra quelli disponibili mi ha sorpreso identificando ed elimando la minaccia così, in automatico, senza che io facessi il benchè minimo sforzo se non quello di compiacermi per la vittoria del bene sul male. Ottimo. Questo mi ha però fatto tornare alla mente quanto il mio computer sia vulnerabile, sempre attaccato a quel cavo collegato col mondo dove chiunque può collegarsi e venire a curiosare nel mio disco rigido. Ho strappato subito il cavo dal computer deciso a trovare un antivirus efficente. Quindi ho riattaccato il cavo rendendomi conto dell'impossibilità di connettermi ad internet via etere ed ho iniziato la ricerca. L'idea generale che mi è venuta è che si rischia più a scaricare uno di quegli antivirus free che a farne a meno. Ho deciso quindi di tornare alle care e vecchie protezioni ed ho avvolto il connettore RJ45 nella classica guaina in lattice. Non si sa mai.

Coinquilino: Injo attento, ho preso un virus! Non vorrei attaccartelo.
Injo (poggiando la mano sulla spalla): Grazie, ma non preoccuparti: ho l'antivirus.
Coinquilino: Veramente ho la varicella e toccandomi te la sei appena presa pure tu.

lunedì 25 febbraio 2008

Il mio invito a cena

Se volete cogliere qualcuno di sorpresa e costringerlo a fare qualcosa senza costringerlo veramente, coglietelo mentre è distratto dal fare qualcos'altro. E' una strategia che non fallisce mai, anche su chi la conosce.

Injo legge il giornale. Compagna di corso si avvicina.
C.d.c.: Ciao Injo, cosa fai stasera.
Injo (distrattamente): Niente.
C.d.c.: Allora vieni a mangiar fuori con noi!
Cervello: Oh merda.
Injo: Ehm... non ho alcun mezzo di trasporto.
Cervello: Vai così!
C.d.c.: Non ti preoccupare, ti diamo un passaggio noi.
Injo: Va bene!
Cervello: Cazzo.
C.d.c.: Allora ci sentiamo stasera!
Injo: Certo!
Cervello: Merda.
C.d.c.: Ciao.
Injo: Ciao.
Cervello: Complimenti.

domenica 24 febbraio 2008

La Lista degli Alt(r)i

In questo periodo di Italia senza governo c'è un gran caos in quanto tutti si sbattono per adare in televisione o almeno far parlare di se per guadagnare più popolarità possibile in vista delle prossime elezioni. Ascoltando le loro parole in libertà ho notato che tutti dicono grossomodo le medesime cose senza sbilanciarsi mai troppo, rimanendo in equilibrio in mezzo a tutte le cose dicendo tutto e il contrario di tutto. Che schifo. Per questo ho deciso di candidarmi portando argomenti genuini ma allo stesso tempo ammalianti.

Da che parte mi siederò, nel parlamento? Destra o Sinistra? O Centro? No, non ci siamo. Ho deciso di portare un cambiamento nel modo classico di intendere la politica, questa visione bidimensionale è troppo vincolante. Per questo ho deciso di creare la terza dimenzione politica costituita dalla mia lista. Quindi, oltre a Destra, Sinistra e Centro ora ci sarò anche io, gli Alti. Certo, dovremo far soppalcare il Parlamento, ma questo è un problema da poco. Per rivendicare la nostra identità indipendente ci chiameremo Lista Degli Alt(r)i, potrete votarla fin dalle prossime elezioni.

Ma quale sarà il mio programma, cosa proporrò di diverso dagli attuali schieramenti? E' presto detto. Il mio programma si snoda in 10 punti principali:

01. Avvicinamento della politica al cittadino. Nel caso Injo dovesse diventare premier stringerà personalmente la mano ad ogni suo elettore scambiando quattro chiaccere davanti ad una tazza di thè con torta di mele e pasticcini.

02. Salvaguardia della famiglia. Abolizione di famiglie formate da componenti dello stesso sesso. Con due elementi uguali hai una coppia, con un uomo ed una donna puoi tentare la scala. Che batte decisamente la coppia. Fuori legge saranno i tris e i poker. Saranno anche proibite coppie di diversa classe sociale, nazionalità, etnia, costituzione fisica e colore preferito.

03. Meno tasse per tutti. Diciamo basta a questa invasione. Sarà dato il via ad una campagna per allontanare i Meles meles e rispettive signore per rispedirli dai boschi da dove sono venuti.

04. Protezione del futuro. Evirazione preventiva: i soggetti non degni d'esser considerati esseri senzienti (tipo gli ultras o lo stereotipo del ragazzetto alla moda) verranno evirati in forma preventiva allo scopo di evitare una prole.

05. Economia. Vista la situazione lasciata dai precedenti governi sarà necessario rivoluzionare il nostro sistema economico. Sarà molto poco piacevole e potrebbe farmi diventare impopolare durante le elezioni, cosa che non deve accadere. Volete sapere quale sarà il nuovo sistema? Bene, non vi mentirò. Punto.

06. Salute. Etciù. Salute.

07. Riforma nelle scuole. Abolite le scienze, sostituite da Creazionismo ed è-così-e-basta. Sostituzione dello studio della Divina Commedia con quello della Bibbia. Abolizione della storia, della geografia e della filosofia con un corso chiamato Amore per Dio.

08. Smaltimento rifiuti. Tutti coloro che non vorranno accettarmi come nuovo premier neanche dopo la mia elezione saranno smaltiti negli appositi centri di riciclaggio.

09. Riforma pensioni. Innalzamento di tutte le pensioni, età di pensionamento fissata a 60 anni. Fissaggio soglia massima di sopravvivenza a 65 anni. Chi sorpasserà questo limite sarà punibile con esecuzione capitale.

10. Ricerca scientifica. Abolizione del 17 che porta sfiga.

PS: Correremo da soli.

venerdì 22 febbraio 2008

Il dono della sintesi

E' fondamentale.

giovedì 21 febbraio 2008

Divina umanità

Pensavo, siamo tutti un po' divinità.

Violenti ed oscuri come Kali ed i suoi strumenti di giudizio, attratti da potere e distruzione come Shiva. Siamo disposti a mangiarci i figli ed evirar il padre pur di non rinunciare ai nostri traguardi come Crono. Siamo Quetzalcoatl, contrario ai sacrifici ma, se proprio ne avanza uno, perchè no, si può anche fare. O come la sua stessa nemesi, Tezcatlipoca, malvagi e peccatori ma capaci di tutto, anche all'illecito, per l'amore della nostra vita, amore che spesso si rivela nato solo dall'istinto sessuale, come Zeus c'insegna. Per giove. Ci affianchiamo a Loki con astuzia ed egoismo, ingannatori e doppiogiochisti siamo pronti a vendere il nostro miglior amico per ottenere qualcosa. Inutile negarlo. Siamo oziosi e festanti, incapace di dar rilievo alle cose importanti, ci lasciamo trascinare dal solo piacere ammaliante delle feste di Dioniso. Per bacco. Siamo despoti e pieni di risorse ma pieni di contraddizioni come il Dio cattolico. Perdio. Siamo come le divinità, sovrabbondanti ed obsoleti, incapaci di dare risposte, incapaci di fare domande, incapaci di lasciare un segno, incapaci di passare inosservati, incapaci di cambiare davvero.

Si, siamo tutti un po' divinità in fondo perchè, anche se non lo vogliamo, smettiamo d'esistere se nessuno ci ascolta, veniamo dimenticati quando ci allontaniamo.

mercoledì 20 febbraio 2008

Dai, fammi alzare

Rapportandoti con persone dalle scarse aspettative di vita devi comprendere immediatamente il complesso sistema di partite, anticipi, facce tristi per limitare al minimo i danni. Infatti l'uomo medio non è in grado di essere razionale nei confronti del calcio e non è in grado di reagire alla sconfitta della sua squadra. Soprattutto se la sconfitta è stata inferta dalla squadra di quel rompipalle del suo collega. Quello che gliela farà pesare fino al suo funerale, questa sconfitta. Per mia fortuna non me ne frega niente del calcio e di questo posso fregarmene. Però ho notato che la scarsa sportività e la difficoltà ad incassare una vittoria assomiglia in toto a quella di un bambino frignante che gioca.

. Hai iniziato tu!
. Hai barato!
. Era rigore.
. Hai tirato un d20 invece di un d6.

Traslando il discorso, questo si applica su qualsiasi contesto ludico. Basta farsi un giro su qualche sparatutto online per vedere persone che impazziscono ad ogni headshot subito, per non parlare della serie interminabile di scuse propinate se dovesse presentarsi una sconfitta.

Winner vince la partita.
Winner: pwnt!
Loser1: cheater!
Loser2: stupid map
Loser3: lag
Loser4: afk.

Questo è un discorso che rimane vivo sempre. Ricordo che quando ero bambino avevo un vicino di casa dal quale ci si ritrovava a far casino. Uno dei fulcri dei nostri pomeriggi era giocare alla Playstation. Tekken era il prescelto. Tornei ad eliminazione, a rotazione, a punteggi, si passava il tempo insomma. Tekken è il classico gioco cosiddetto picchiaduro. Scegli uno dei personaggi dalla faccia da bruto o dal prominente seno (che è la differenza principale tra un personaggio maschio o femmina) e picchi l'avversario estraendo dal cappello combinazioni di mosse che non conosci e che si presentano in maniera casuale picchiando il più forte possibile sui tasti del pad. Bene, nella nostra compagnia c'era un bambino che a giocare era abbastanza scarso ed quando finiva al tappeto era solito esordire con la frase "Dai, fammi alzare!". Come dire, dai, fammi mangiare la regina. Oppure dai, fammi fare goal. Fatto sta che si incazzava come un animale ogni volta che il suo personaggio veniva massacrato mentre se ne stava disteso a terra. Questo, unito al fatto che non riusciva mai a ricordare qual'era il tasto per rialzarsi rendeva quei pomeriggi altamente spassosi per tutti noi che ce la ridevamo. Non sapevo che fine avesse fatto quel bambino, lentamente ci siamo persi di vista purtroppo. L'ho visto qualche mese fa mentre giocava nella squadra di calcio del paese. Era rimasto una mezza ciofeca come ai tempi della nostra giovinezza e appena prendeva la palla arrivava uno e gliela fregava. Lui immancambilmente cadeva. Dai, fammi alzare.

martedì 19 febbraio 2008

Cappello naturale

Dobbiamo impedire l'aborto, la fecondazione artificiale, le staminali e tutte quelle altre cose che non piacciono al Papa perchè dobbiamo difendere la sacralità della vita. La vita è la cosa più preziosa che ci sia stata donata. Già. Ora mi sorge un dubbio però: non è che magari è la cosa più preziosa che ci sia stata donata perchè è l'unica che ci è stata donata? Cos'altro ho, per nascita, se non la sola vita? D'altronde è questo che significa nascita: prendere vita. Vorrei quindi che la natura ci donasse anche un bel cappello quando nasciamo. Così potremmo finalmente sostenere senza problemi che la vita è la cosa più preziosa che ci ha donato. Al momento, è solo l'unica.

lunedì 18 febbraio 2008

Colto in fallo

Quando si entra della fase adolescenziale, per ogni essere umano di genere maschile diventa un fattore di prima necessità fare esperimenti di tipo fisico/anatomico sul proprio pirificchio. Nessun'altra attività interesserà mai nell'intero corso della vita come questi esperimenti umidi. Ovviamente grazie a queste necessità l'industria pornografica guadagna fior di miliardi, specie da quando la diffusione di internet è diventata capillare e le famiglie hanno smesso di abilitare il filtro famiglia. Fatto sta che i giovano d'oggi passano più tempo davanti ad un computer a sperimentare la massima frizione sostenibile piuttosto che dedicarsi ad altre attività, che so, andare con gli Scout. Ok, forse ho sbagliato esempio ma il concetto di base è trapelato. A causa di queste abitudini si sono venute a creare nuove situazioni altamente imbarazzanti di genitori che piombano in camera dei figli e li trovano col pene in mano o con la webcam infilata nella vagina. Sono situazione nelle quali uno come me morirebbe. Anche il solo pensarci mi fa rabbrividire.

Mamma di Injo entra in camera di Injo.
Mamma di Injo: Cosa stai facendo?
Injo: Avevo prurito.
Mamma di Injo: E quel sito aperto?
Injo: Sarà un pop-up.

Con mia mamma non funzionerebbe mai. Non sa cosa sia un pop-up. Per questo ho detto no alla pornografia. E non agli esperimenti di meccanica biologica quando c'è qualcuno nel raggio di 100 metri. Tutto questo per dire che fare i genitori oggi è molto più difficile che un tempo. Una volta quattro sculacciate, due cinchiate e via, tutto si risolveva. Le ragazze dovevano fidanzarsi solo dopo i vent'anni. Se il padre era d'accordo, ovviamente. Oggi invece i figli non rispettano i genitori e se questi dicono qualcosa, questi fanno esattamente il contrario.

Babbo: Tu stasera non esci!
Figlio: E invece esco.
Figlio esce.

Babbo: Tu stasera esci!
Figlio: Ok.
Figlio esce.

Sono però abbastanza intelligenti da capire la psicologia inversa. Insomma, un casino. Se mai avrò un figlio sarò ben lieto di passarvelo in consegna. Per ora non c'è rischio, per fortuna. Gli esperimenti di meccanica biologica sono sicuri, da questo punto di vista.

domenica 17 febbraio 2008

Sbotta la risposta

Uno dei miei difetti è la mancata prontezza di riflessi e di risposta. Sarà dovuto alla mia carenza di rapporti umani ma è così, se qualcuno mi fa una domanda che non mi aspetto non so come rispondere. Per sopperire a questa mancanza ho provato a rispondere in modo istintivo ed impulsivo. E' superfluo dire che le cose sono solo peggiorate. Tanto per fare un esempio: a Bologna per evitare che la miriade di punkabbestia che infesta le vie cittadine inzozzino tutto è proibito bere alcolici per strada. La sera (non una sera, la sera) che mi faccio una birretta con qualche personaggio conosciuto per caso vengo informato di questa norma. Abbiamo però acquistato le birrette da un pizzaiolo pakistano (ci siamo spostati dalla parte opposta della città per risparmiare 15 centesimi) che ha una pizzeria minuscola che incredibilmente puzza di fritto. E' impensabile rimanere li a goderci l'acquisto quindi decidiamo di uscire. Guardinghi usciamo con l'intenzione di sederci sui gradini di fronte al negozio e non appena mettiamo piede fuori con le bottiglie in mano passa di li una volante della polizia che si ferma col finestrino abbassato. Qui si è dimostrata fallimentare la mia strategia di risposta istintiva.

Poliziotto: Dove andate con quelle birre?
Injo: (con la birra stretta in mano): Quali birre?

Di buono c'è che, quando colui con cui ti rapporti non si aspetta niente, la cosa viene più facile. Basti pensare all'immensa mole di barboni e drogati che chiedono i soldi in stazione. Si, quelli che ti propinano le scuse più strane (Devo comprarmi un biglietto, sono appena uscito di prigione, ho fame, devo comprarmi la droga) per avere qualche euro. Che serve per la droga, immancabilmente. Con questi personaggi è molto più facile rispondere in maniera istintiva perchè sono tanto abituati a ricevere dei rifiuti che non ci fanno più caso. Anzi, più la scusa per non dargli i soldi è assurda più si divertono.

Cruda realtà:

Injo acquista un biglietto e mette in tasca il resto. Barbone si avvicina.
Barbone: Mi daresti alcuni di quegli spiccioli?
Injo: No. Sono avido.

Contropiede:

Barbone si avvicina.
Injo: Avresti mica qualche spicciolo?
Barbone: ...
Injo: Stronzo egoista.

Fraintendimento:

Barbona tocca il culo a Injo sull'autobus. Injo la guarda, lei sorride. Injo scende dall'autobus ma la donna scappa via. Qualche minuto più tardi Injo si rende conto che gl iha fregato il portafogli.

Eta Beta:

Barbone si avvicina.
Barbone: Avresti una moneta? Devo fare il biglietto.
Injo estrae un biglietto vergine e lo porge al barbone.
Injo: Ecco, buon uomo.
Barbone: Grazie. Ehm, mica avresti una moneta. Sai, ho fame.
Injo estrae dallo zaino un panino salame e formaggio e lo porge al barbone.
Injo: Non è tanto ma dovrebbe bastare a sfamarti.
Barbone (amareggiato): Grazie.
Silenzio.
Barbone: Senti, avresti mica della droga?

Salvezza:

Barbone (vaneggiando): Mi daresti qualche moneta prima della fine del mondo? Salverò la tua anima.
Injo: Oh gesù.
Barbone: Gesù non ti salverà di certo.
Injo: Ovvio. Tieni questa moneta.
Barbone: Grazie tante, me ne ricorderò.
Si accende una sfera luminosa e il barbone svanisce al suo interno.

sabato 16 febbraio 2008

Dio è monotono

Ipotesi: Supponiamo per ipotesi che Dio esista.

Teorema: Dio è monotono.

Dimostrazione: Consideriamo l'equilibrio energetico di tutto l'Universo. Il bilanciamento tra il bene (Dio) e il male (tutti gli altri) al momento della creazione doveva essere a favore del bene. Qualche istante più tardi, visto che nell'Universo non c'era niente e nessuno, la logica ha portato i due schieramenti ad un 50:50. Siccome però non tutto il male vien per nuocere significa che l'ago della bilancia ha iniziato nuovamente a pendere dalla parte del bene. Finchè ci sarà del male, parte di questo non nuocerà e andrà ad infoltire il bene che, sempre più lentamente, si accosterà all'asintoto orizzontale sul valore del 100% di bene. Quindi il bene va in crescendo sempre più, ovvero Dio è monotono.

Corollario: Oltre ad essere monotono è anche noioso.

Dimostrazione: Tautologico.

venerdì 15 febbraio 2008

M'illumino di meno

L'Italia dipende quasi interamente dai paesi esteri per il fabbisogno energetico. Praticamente è come mandare un astronauta nello spazio e fargli pagare l'ossigeno: ne ha bisogno e lo pagherà a qualsiasi prezzo. Pensate se un giorno Sarkozy litiga con la sua cara mogliettina e per fare uno sgarbo all'Italia alza i prezzi alle stelle. Saremmo fregati. Poi ci sono gli ambientalisti che si infervorano contro l'energia nucleare. Ma alla fine della giornata anche loro accendono la luce per non sbattere le ginocchia contro gli angoli della casa. Costruire nuove centrali e renderle operative richiede spese e tempi impensabili quindi, come risolvere il problema? Semplice, si sfrutta un altro problema e si risolvono entrambi. Avete presente il sovraffollamento delle carceri? Quello che tutti pensavano fosse un'idea geniale risolvere semplicemente facendo uscire alcuni condannati in modo randomizzato? Ecco. Prendiamo tutti gli ergastolani e quelli condannati per reati gravi e li facciamo salire sulla cyclette, una per uno, a pedalare per 12 ore invece di poltrire in cella. Infatti per loro quella è una vacanza; vitto e alloggio gratis, un giardino, palestra, biblioteca, un paradiso. Se dovessi navigare in cattive acque, un giorno, credo che commetterei un crimine tipo lo spaccio di droga. Mi farei una telefonata anonima ai miei danni e mi farei beccare, chessò, con sei chili di roba. Tanto per essere sicuro di beccare l'ergastolo. Sarebbe troppo facile poltrire. Invece no, tutti i condannati vanno in cyclette a generare energia per l'Italia. Sarà poca ma è sempre qualcosa. Finalmente potrei tenere acceso il led del televisore senza sentirmi in colpa. Inoltre, vedrai che quando i condannati termineranno di scontare la pena ci penseranno un bel po' di volte prima di rischiare di tornare dentro un'altra volta. Per gli ergastolani, beh, possa Dio avere pietà della loro anima. Sempre che esista. Dio, non l'anima.

PS: Mentre scrivevo questo messaggio è andata via la luce e l'ho dovuto ricominciare da capo.

giovedì 14 febbraio 2008

Amor vitreo

San Valentino, una festività di dubbia utilità. L'unico giorno in cui i non accoppiati vorrebbero esserlo per esibirsi nell'atto riproduttivo e in cui gli accoppiati vorrebbero non esserlo per non spendere inutilmente degli euro. In ambo i casi una tristezza immane.

Io, dal canto mio, amo quest'oggi perchè segna la fine della sessione degli esami.

Breve ma efficace.

mercoledì 13 febbraio 2008

In crescendo

Solo ieri ci si divertiva per giornate intere al campetto di fronte a casa mia. Due porte costruite alla bell'e meglio, un terreno pieno di buche e qualche arbusto sulle linee del campo. Da fare invidia alla Compagnia dei Celestini. In un campo da calcetto approssimato si arrivava a giocare in venticinque per volta nelle giornate di punta estive con squadre equilibrate sul "tu sei più grande", "tu sei più veloce", "tu sei una merda". Ma si, facciamo un 8 contro 17. Le partite finivano con punteggi improbabili ma l'importante era divertirsi e sudare come porci fino alla notte quando dovevamo portarci le torce per trovare la palla che rotolava nell'erba. E dovevamo litigare coi classici vecchi rompipalle che non volevano che ci infilassimo nei loro garage quando facevamo le grandi partite di nascondino o guardie e ladri. Si correva per tutto il quartiere e a fine giornata non sentivi più le gambe. Dove cazzo credi di andare, sei uscito dalla zona di gioco. Non è vero. Ma si, sei in autostrada. Si, ci si divertiva in un mondo che sembrava eterno. Poi, lentamente, crescendo, ci si perde di vista. Succede sempre così, non si mantengono mai le promesse fatte da bambino, ciò che sembra importante sfuma e svanisce. C'è chi ha scoperto i piaceri della droga, chi quelli dell'alcol, chi quelli del seguire ogni moda, chi ha scoperto i piaceri della droga, chi quello del passare ogni ora libera chiuso in un umido buco affollato ad ascoltare musica elettronica ripetitiva, chi ha scoperto i piaceri della droga (si, sono in tanti ad aver scoperto i piaceri della droga). Quando ripenso a quei giorni felici e spensierati mi sale il cuore in gola. Ora invece devo pensare a tenermi al passo con gli esami, correre dietro ai treni, imparare a destreggiarmi con tutte quelle sigle di INPS, ICI, LOL e tutte le altre. Non ce la posso fare. Vorrei asportarmi il cervello e impiantarlo in un bambino, rivivere con il senno di poi il mio passato. Magari cambiando qualcosa qua e la, tanto per non rifare tutto ugualmente. Anche se, in fondo, se avessi la possibilità di cambiare qualcosa del mio passato, non lo farei, in linea di massima mi piace il mio presente. E' orrendo, ma è profondamente mio.

No, non lo cambierei per nulla al mondo.

O forse si.

martedì 12 febbraio 2008

Piselli s.p.a.

E' un po' di tempo che quando cala la sera mi cresce la depressione. La sento che mi mangia il cervello, scava come una forma tumorale ma non mantiene la sua promessa di morte. Divento poetico. E triste. E gentile. Tutto ciò non va bene. Mi sorprendo a ciondolare con la bocca aperta davanti al monitor del computer guardando lo sfondo del desktop. Cerco di tirarmi su leggendo qualcosa o facendomi la canonica capatina in bagno. Niente. Cerco di ascoltare musica ma finisco sempre su canzoni deprimenti. Cerco di avviare qualcosa di veloce che possa distrarmi ma il player si blocca, non c'è via d'uscita. Mi sento strano, c'è qualcosa che non va come dovrebbe. Neanche isolarmi nel buio sul letto funziona. Mi sento come la principessa sul pisello, scontenta ma incapace di trovare quello che la disturba. Beh, voglio proprio sapere di chi è questo pisello e spero che se lo venga a riprendere. Nel frattempo ne approfitto per non studiare per gli esami che dovrò sostenere nel prossimi giorni e ne approfitto per non fare niente che possa avere la benchè minima utilità. Se qualcuno istituisce il premio sul metodo più efficace di bruciare giornate intere sarò ben felice di mostrare il mio pisello. Magari lo brevetto. Lo distribuisco in confezioni colorate e ognuno potrà comprare il pisello che preferisce, da quello per sentirsi depressi a quello per sentirsi inutili. Ci sono piselli e piselli, in effetti.

Si, devo brevettarlo. Insieme alla confutazione dell'esistenza di Dio.

venerdì 8 febbraio 2008

Ignominia ignobile ignoranza

Oggi mi sono tuffato a dorso sul divano pronto a farmi un Sudoku quando col culo ho schiacciato il telecomando e la televisione si è accesa su Uomini e Donne. Osservando le dinamiche ho capito che funziona tipo il mercato del bestiame. L'acquirente si siede sul trono e Maria de Filippi gli presenta tutte le vacche disponibili. Alla fine lui ne sceglie una con al quale dar sollazzo ai propri organi genitali. Ovviamente tutti sono più abbronzati degli africani e più firmati delle petizioni di Beppe Grillo, quel genere di persone che passa costantemente la pubblicità e la moda. Mi chiedo che futuro ci possa essere con della gente così ignorante. Sta gente (e tutti i giovani idioti che gli vanno dietro) non leggono un libro e non si vedono un film se non compaiono almeno un paio di tette ogni dieci minuti. Sono tutti fascisti, tranne quelli che sono comunisti. Perchè se non sei fascista, allora sei per forza comunista. I giovani che vandalizzano le scuole e fanno i bulletti, quelli che sono così animali da fare violenze di gruppo su ragazzine indifese e riescono a non farsi beccare. Se non dopo che hanno passato il video dell'atto ripreso col cellulare all'ultima moda a tutti gli amici. E non sono mai gli amici a denunciarli, non sia mai che ce ne sia uno con dei neuroni. No. Mai. Giovani che seguono interessati il Grande Fratello, l'Isola dei Famosi, The O.C. e tutte quelle vaccate così distanti dal mondo che convincono le loro fragili menti che il mondo sia davvero a quel modo. Giovani che si chiudono nelle discoteche per ore, settecento in uno sgabuzzino a muoversi e sudare e strusciarsi al caldo umido pregno di puzza di fumo e alcol e ascelle. Gente che si impasticca, fuma il possibile e l'impossibile, beve a canna alcolici finchè non cadono in stato comatoso. Fa figo, bere tanto. Sapete cosa dico a questi giovinotti? In culo a voi. In culo ai vestiti firmati, alle sfilate di moda, agli ultras, alla musica commerciale, alle discoteche ed all'alcol e alle pillole che vi trafficano dentro. Possiate crepare tutti coi vostri cervelli bruciati. Siete il futuro e non sapete guardare ad un palmo dal naso. Se si va ad intervistare i frequentanti agli ultimi anni di liceo questi non sanno chi è il Presidente della Repubblica, non sanno che la Luna è coinvolta nelle maree, non sanno cuocersi un piatto di pasta. Ma sanno perfettamente come va la Juve quest'anno. Dai, che si vince lo scudetto. L'ignoranza c'era anche una volta, è vero. La generazione dei miei nonni e bisnonni ha però fatto le due guerre e di certo non se la passavano granchè bene. La generazione dei miei genitori è quella di un popolo italiano uscente da uno stato non proprio florido, di soldi ce n'erano pochi e si preferiva lavorare allo studiare. Ma qual'è la scusa di questa generazione? Non ho potuto informarmi perchè dovevo sapere chi usciva dalla Casa? Spero solo che qualcosa di grosso accada e spazzi via tutta l'idiozia della generazione nuova. Che ne so, un grande raduno mondiale di moda e Techno al quale succede una terribile disgrazia e non sopravvive nessuno. Ahimè, si deve andare avanti. Intanto abbiamo purificato le nuove generazioni dall'ignoranza più totale. Per quelle vecchie non ci si può fare più niente, ormai.

Mamma di Injo (con cruciverba): Sai mica chi era l'astronomo della Grecia antica che calcolò la durata dell'anno?
Injo: No.
Mamma di Injo: Mmmh. Era mica Galileo?

giovedì 7 febbraio 2008

I medici lo sconsigliano

Oggi sono andato a dare l'esame scritto di Geometria. Partendo dal presupposto che mai l'avrei passato sono andato prendendola con estrema filosofia. Sono arrivato e mi sono seduto in seconda fila senza salutare nessuno e senza guardare nessuno. Ho appoggiato la fronte sul banco ed ho atteso la consegna dei compiti. Come da previsione, gli esercizi non sapevo farli. Sapevo esattamente ciò che era da fare ma non avevo gli strumenti tecnici per farlo. Ho buttato giù qualche appunto senza sforzarmi troppo, ho sparato qua e la qualche teorema e via. Ho lasciato qualche indicazione generale per la risoluzione dei problemi più ostici del tipo "ora basta trovare il piano perpendicolare passante per il punto A e il gioco è fatto". Tanto per dimostrare che non è vero che non so proprio niente. Dopo tre ore di compito ho consegnato e sono scappato via dal dipartimento. Sono andato ad infilarmi in libreria dove faceva un caldo tropicale in confronto all'ambiente esterno. Ho espulso qualcosa come un boccale di secrezioni sudoripare. Mi sono aggirato per una mezz'oretta nei vari reparti, guardavo disinteressatamente qualche libro. Ne ho approfittato per cercare L'Edda ma ovviamente non l'ho trovato. Quindi ho deciso di aiutare i poveri commessi spostando le Bibbie al reparto fantasy. Dopo circa mezz'ora che trafficavo con i libri ho notato che un paio di commessi avevano iniziato a seguirmi guardandomi male. Era ora di andare. Sono tornato in appartamento ed ero solo. E non c'era cibo. Ho raccattato una scatoletta di tonno dal fondo della dispensa e me la sono svuotata in gola direttamente. Poi qualche biscotto al cioccolato ha concluso il pranzo. Pennichella finale sul divanetto del salotto. Mi sono risvegliato in tempo per prendere il treno. Me ne sono tornato a casa e scopro di essermi beccato il mal di gola. Nominando il nome di Dio invano, ma non troppo, decido che ci vuole qualcosa di fresco. Una coca da un litro e mezzo fa al caso mio. Me la scolo senza ritegno e mi viene una panza piena di gas. Ora è meglio che vada a stendermi.

lunedì 4 febbraio 2008

The Injo Show

Guardando qualche film in giro ho notato gli enormi divari che ci sono tra le diverse produzioni. Dall'azione sempre e comunque americana alla depressione inutile francese, dagli italiani sempre idioti ai giapponesi che si commentano da soli. Quindi ho pensato: come sarebbe il film della mia vita? Ho pensato quindi a come poter riassumere la mia vita in qualche punto:

. Nasco.
. Studio.
. Ci provo con la ragazza che mi piace.
. Questa non ha il benchè minimo interesse.
. Mi laureo a voti alti ma non ottimi.
. Divento professore in una scuola di provincia.
. Vengo investito da una macchina.
. Muoio.

Si, questa sarebbe una vita ideale. Pacata, senza sbalzi, senza troppe pretese ma soddisfacente. E con una fine veloce ed indolore. Quindi ho mandato la sceneggiatura della mia vita a diversi registi di diverse nazionalità e dopo qualche settimana mi sono tornati indietro con i loro appunti. Erano tutti interessatissimi a riprodurre la mia vita per il grande schermo a patto di qualche lieve modifica.

Film Tedesco:

. Injo nasce. Fuori c'è il sole. Quando il padre riceve la notizia al cellulare offre da bere a tutti quelli presenti nel bar.
. Iniziano le lezioni universitarie ma Injo cade nella droga. Il padre, scoperta la faccenda, lo risolleva e lo aiuta.
. Injo ci prova con una ragazza tossicodipendente. Ci ricasca,
. La ragazza si concede solo sotto dosi equine di sostanze. Injo non ci stà, vuole dire basta alla droga. La ragazza lo molla. Muore di overdose giorni dopo.
. Laurea. Voti mediocri, Injo si ubriaca piangendo la morte della ragazza avvenuta ormai sei anni prima.
. Nonostante la laurea scadente Injo si trova a lavorare per la polizia.
. Durante un inseguimento in autostrada contromano il sigaro di Injo gli cade tra le gambe e, distraendosi, Injo tampona un'auto. La sua volante fa una piroetta in aria e si schianta contro un Tir di boccali da birra.
. Morte. Campo lungo. Primi piani delle lacrime. Ancora campo lungo di un cimitero di plastica. Il suo collega poliziotto catturerà il criminale e lo consegnerà alla giustizia resistendo al desiderio di vendetta e piangendo l'amico deceduto.

Film Francese:

. Injo nasce lentamente in una giornata uggiosa. Fuori piove. Il padre si fuma una sigaretta in sala parto.
. Lezioni frequentate in una scuola nei pressi di Parigi. Da ogni finestra si vede sempre ed immancabilmente la Torre Eiffel.
. Injo ci prova con la ragazza che gli piace. La porta in un ristorante francese, i due bevono vino ed hanno una brillante conversazione.
. I due si baciano. Alla francese. Poi ognuno per la propria strada.
. Laurea a pieni voti. Fuori piove.
. Injo diventa professore con borsetta di cuoio, barbetta ed utilitaria. Nascono problemi di alcolismo, beve vino ad oltranza.
. Cirrosi epatica. Il fegato si autodistrugge e Injo viene trovato a casa sua, riverso sul divano con la schiuma alla bocca. Fuori piove. La Tv, accesa, non prende alcun canale.
. Primo piano del cadavere mentre passano i ringraziamenti. Sullo sfondo una canzone pop in francese che demolisce il pathos della scena.

Film Americano:

. Injo nasce in una famiglia altolocata. Il padre segue il parto via webcam dal suo ufficio.
. Iniziano gli studi nel college più prestigioso degli states. Ottimi voti.
. Injo ci prova con la ragazza che gli piace. La porta fuori a cena in limousine e vestiti firmati nel ristorante più caro della zona.
. La serata si conclude in sesso occasionale ma soddisfacente. Injo si fa tutto il resto del reparto femminile del complesso scolatico composto da strafighe. Poi si fa pure la professoressa di Geometria.
. Injo si laurea a pieni voti. Lancia il cappellino ma non è felice. Nel pubblico c'è una sedia vuota, quella di suo padre.
. Anno sabbatico, Injo va in Europa a cazzeggiare. Quando torna il padre è morto di infarto sul lavoro.
. Injo viene coinvolto in un incidente stradale. La sua auto sbatte sul marciapiede e si ribalta. Esplode in fuoco e fiamme. Altre decine di auto rimangono coinvolte nell'incidente e tutte esplodono.
. Injo muore. Camere in dissolvenza, canzone punk rock per dare enfasi alla cosa.

Film Italiano:

. Injo nasce nel dolore. La famiglia non ha un soldo ma quando nasce si fa grande festa.
. Per pagarsi gli studi lavora nell'officina di papà di giorno, fa il pizzaiolo di notte e non studia. Gli studi vanno brillantemente.
. Injo ci prova con la ragazza che gli piace. E' di Napoli. Si mangia una pizza e si va in discoteca.
. Lei si ubriaca oltremodo, Injo si droga. I due fanno sesso folle nel vicolo dietro al locale ma il giorno dopo nessuno dei due se ne ricorda. Non ricordano nemmeno che si conoscono. Non si vedono mai più.
. Il giorno della laurea è festa grande e vengono parenti da tutto il mondo. Due o trecento persone, per capirsi. Il giorno dopo il padre di Injo muore.
. Injo diventa un grande matematico e segurà interessanti studi all'università. La ragazza conosciuta era rimasta incinta, torna col bambino. La ragazza e Injo si sposano e vivono felici.
. Injo muore di cancro ai polmoni per il troppo fumare ma solo quando è troppo vecchio perchè qualcuno se ne possa dispiacere oltremodo.
. Titoli di coda su canzonetta neomelodica.

Film Indiano:

. Injo nasce. E' l'ultimo di una serie non ben precisata di fratelli tra scappati, rubati, venduti e dispersi.
. Iniziano le elementari ma Injo vede che lo studio non fa per lui. Arrotonda rubando portafogli ai turisti europei.
. Injo ha addocchiato una ragazza carina ma la sua famiglia ha deciso che dovrà sposarsi con Shubha, la ragazza cannone.
. I due si sposano e hanno il primo rapporto sessuale. Injo ha 13 anni, Shubha 11. Tutti ballano al matrimonio e tutto va avanti per giorni.
. Injo trova un impiego come venditore di tappeti. Poi come vasaio. Poi torna a scippare i turisti.
. Shubha si prostituisce per arrotondare. A 20 anni i due hanno 5 figli.
. Injo trova Shubha con l'amante e lo sfida ad un duello con la sciabola. Injo viene sconfitto. Shubha, l'amante ed altre comparse ballano e danzano per tutta la notte.
. Un elefante sullo sfondo e Injo buttato in una fossa comune. Sullo sfondo l'India intera balla.

Film Orientale:

. Injo nasce. E' il quinto figlio della famiglia.
. Injo tenta gli studi ma viene bocciato all'asilo nido. Quindi inizia a lavorare nelle risaie.
. Conosce una mondina che gli piace. Gli offre la sua porzione giornaliera di riso e i due fanno amicizia.
. La ragazza pratica la fellatio. Injo è contentissimo, ha una porzione di riso al giorno e sesso orale a volontà.
. Arriva la promozione. Injo diventa padrone della risaia. La Yakuza fa l'occhiolino a Injo e questo annuisce.
. Injo gestisce bene la propria attività pagando il pizzo alla mafia giapponese. Poi un giorno fallisce e non può più pagare.
. La Yakuza lo uccide e mette a capo del terreno un altro uomo. La ragazza si dispera e vedrà da quel giorno il suo fantasma in ogni dove.
. Il funerale è ripreso da un'angolazione innaturale piegata di 45° dall'alto con l'effetto china.

Film Russo:

. Injo nasce. Il padre lo accarezza amorevolmente poi si beve una damigiana di Whisky.
. Injo si arruola all'accademia militare. Sembra brillante negli studi ma poco affine a sparare. Il padre è deluso e picchia la moglie.
. Mentre beve in un bar Injo conosce un'infermiera dell'esercito brutta e vecchia. Le offre della vodka.
. Lei le offre il suo corpo. Fanno sesso gelido ed appena sufficiente. Injo se ne torna al bar a bere.
. Injo è definitivamente parte dell'esercito. Indossa il suo colbacco e se ne va a bere per festeggiare.
. Carriera militare mediocre. Injo aiuta il comunismo a regnare sovrano cercando di convincere i ribelli a cambiare idea. Col fucile.
. Injo viene ammazzato da un soldato dissidente. Il corpo di Injo cade morto nella neve.
. Inquadratura dall'alto, la telecamera si allontana ruotando. Musica folk di sottofondo. Messaggi subliminali tra i fotogrammi "Il Comunismo è il bene".

domenica 3 febbraio 2008

Peccato, ho beccato i tuoi peccati.

Sembra che il Papa non possa fare a meno di lanciare qua e la una cagata, ogni tanto. Almeno quello di prima non ce la faceva a parlare e le diceva a bassa voce, così non si sentivano. Questo invece ha pure l'accento tedesco che mette in risalto ogni parola di suoi discorsi. Qualche tempo fa se ne è uscito con una cosa del tipo che "la scienza non è criterio del bene". L'ho trovato sull'Ansa, tanto per dire. Ora, siccome spero di essere un futuro scienziato, o almeno laureato in laurea scientifica, mi sento chiamato in causa. Visto che il Papa stuzzica la scienza, ora la scienza (rappresentata da me) stuzzicherà il Papa. Quando il Santo Padre leggerà questo post, se vorrà potrà tranquillamente lasciarmi un commento.

Parliamo dei sette peccati capitali. Ricordiamoli un momento, visto che ogni volta che li dobbiamo elencare alla fine ne manca sempre uno: Gola, Ira, Accidia, Lussuria, Superbia, Avarizia ed Invidia. Vediamo come si comporta il Papa in relazione a questi.

Gola:

Allora, leggendo libri di storia e vedendo immagini in giro ho sempre avuto la stessa immagine del Papa, ovvero un vecchio bonaccione vestito in modo bizzarro che ama salutare. E con una bella pancia. Certamente una pancia così non si mette su da sola, lo so per esperienza. E, una volta per tutta, no, le ossa grosse non esistono. Quindi, a mio avviso, il Papa ci da giù coi manicaretti. O, vista la sua origine, con wurstel e crauti.


Avarizia:

L'abito non fa il monaco ma il Papa forse si. Va in giro con un vestito (nel vestito sono compresi anelli e ammennicoli vari, fanno parte della divisa) che da solo basterebbe a sanare il buco dell'economia italiana. Senza parlare poi delle proprietà della Chiesa che anche solo una piccola parte, se ben investita, potrebbe risollevare le sorti del continente africano. Ma no, meglio tenersi gli anelli, cosa ce ne facciamo di quelli. Sono dei negri, per giunta.

Giù le mani, scroccone!

Invidia:

Giovanni Paolo II fu un Papa particolarmente amato anche grazie alla pena suscitata nel prossimo, visto come si era ridotto negli ultimi anni. Questo dev'essere uno scoglio da superare non da poco per Ratzinger, è come andare interrogato dopo il secchione di turno o cercare di fare sesso con la propria ragazza dopo aver visto un film porno. E' inutile, per quanto ci si possa sforzare non regge il confronto. Probabilmente a Benedetto XVI rode di brutto ma riesce a non darlo a vedere. Non più di tanto. Ma la sua invidia era addirittura precedente, già da tanto si preparava a sostituire il caro Giovanni Paolo II. Della serie "quando sarò Papa io, te la faro vedere". Grazie al cazzo. L'altro è morto.


Superbia:

La superbia è il peccato di coloro che si credono superiori agli altri in tutto per tutto e che fanno pesare la propria posizione ai sottoposti. Dunque, prendiamo in considerazione il Papa. E' il capo della Chiesa. Si considera infallibile. Le uniche volte che passa in mezzo alla folla lo fa su un piedistallo mobile, dentro una gabbia di vetro. Può sembrare una similitudine alle spogliarelliste negli strip club ma effettivamente la papamobile non è altro che quello. Ah, non dimentichiamo che sta su un palcoscenico altissimo tutto agghindato davanti ad una folla immensa. E pretende che tutti seguano ciò che dice. Il verdetto è: colpevole.


Lussuria:

L'essere umano è un animale. L'animale come essere vivente ha alcune caratteristiche imprescindibili: nasce e muore sicuramente. Ha bisogno di nutrirsi ed espellere scorie. Ed ha necessità di riprodursi. Ora, volete farmi credere che questo caro vecchietto non ha mai preso in mano il suo gingillo per tutta la sua (lunga) vita? A reprimere certi istinti accadono cose spiacevoli, basta solo pensare a quanti preti sono stati beccati con le mani nei pantaloni dei ragazzini. Quindi il Papa deve avere qualche tipo di sfogo. Magari a settant'anni suonati no, ma prima sicuramente si. E' scientificamente provato che ammazzarsi di pippe non rende ciechi. Ma nulla è stato detto circa l'apparizione di occhiaie. Le immagini si commentano da sole.


Bene, cinque su sette. Non è una buona cosa. In fondo lui dovrebbe essere l'emissario di Dio, colui che fa da tramite tra il vecchio supremo lassù e la gente comune. Vediamo cos'ha da dire a sua discolpa.

Injo: Eminenza!
Papa: Salve a te, Injo.
Injo: Ho condotto una ricerca ed ho scoperto che lei è colpevole di ben cinque peccati capitali. Le va di parlarne?
Papa: Veramente stavo facendo la pennichella...
Injo: A quest'ora?
Papa: Si.
Injo: Aggiungiamo l'accidia allora. Siamo a sei su sette.
Papa: E con questo?
Injo: Non vuole parlarne?
Papa: Non mi interessano le tue sciocche baggianate ragazzo.
Injo: Ma come, sei peccati capitali su sette! Dovrebbe dare qualche spiegazione al popolo che la ascolta ogni domenica.
Papa (gridando): Io non devo alcuna spiegazione a nessuno, ragazzo!
Injo: Si è per caso adirato?
Papa: Certo, mi fai perdere le staffe!
Injo: Ira. E siamo a sette.
Papa: Ho vinto qualcosa?
Injo: La redenzione.