mercoledì 16 settembre 2009

Oh, il cesso

Oggi sono stato intercettato da una donna d'innanzi ad una profumeria. L'ho vista subito che aveva intenzioni sbagliate (voleva parlarmi) e voleva costringermi a fare cose che non volevo fare (voleva che interloquissi) quindi ho fatto volare lo sguardo alla contemplazione di un punto lontano deviando lentamente la rotta lontano da lei. Ma questa non ha desistito. Mi ha assalito alle spalle bloccandomi e offrendomi un rettangolino di carta dagli odori strani.

Donna: Vuole provare questo profumo.
Injo: No.
Donna: Non lo deve comprare dopo, è solo di prova.
Injo: Ah. No, comunque.
Donna: Ma è gratis.
Injo: Me ne dia un chilo.

Fatto sta che mi sono trovato a vagare in giro sniffando il cartoncino bianco ed il suo pungente odore di qualcosa. Probabilmente i nasi più fini del mondo hanno studiato mesi il giusto dosaggio delle essenze in modo che si adatti al meglio al pH della pelle e tutto il resto ma a me ha ricordato lo stesso aroma che fanno tutti i profumi, ovvero quello che si sentiva nei laboratori di chimica a scuola quando non si aprivano le finestre perchè faceva freddo. Puzzo chimico ed artificiale. Pungente. Fastidioso. Non capisco come sia venuto all'uomo in mente, un giorno, di spruzzarsi addosso un liquido con un odore così surreale. Capisco il deodorante che copre l'aroma di sudore in quanto serve a togliere una cosa fastidiosa, ma non capisco quale dovrebbe essere lo scopo del profumo. Metterselo addosso perchè così la gente pensa "ehy, senti che buon profumo ha questo qui!"? Perchè mai qualcuno dovrebbe pensare che io emano naturalmente pungenti essenze alcoliche. Senza contare che il profumo (che ormai, l'avrete capito, si chiama così solo di nome e non di fatto) è terribilmente fastidioso al naso. Quando passa uno che se l'è messo addosso lascia una scia tremenda che le chemitrails in confronto gli fanno una pippa. Senza contare che oltre la metà della gente invece di spruzzarselo addosso ci riempie una vasca e vi ci si immerge. Profumi, con tutte quelle pubblicità che cercano di essere artistiche, i silenzi, le zoccole super truccate e i petti tartarugosi ben oliati, il francese ostentato. Eau de toilette (Oh, il cesso.) è la parola preferita dagli stilisti dopo collezione, accessori e cocaina. Spero di capirlo, un giorno, questo essere umano.

1 commento:

StefsTM ha detto...

E pensa che una volta: Quello che deriva dalla ghiandola anale di un animale della famiglia delle antilopi è vietato dal 1994. E non è il muschio (nè bianco, nè verde nè a pallini) ma è il MUSCO (senza la i). E' stato vietato nei cosmetici insieme all'olio di visone e all' olio di tartaruga.