sabato 5 settembre 2009

Occasioni

Quanti interventi non scritti e dimenticati perchè fuori sede o senza connessione disponibile. Quante occasioni andate perdute per scelte apparentemente più semplici e soluzioni apparentemente più gestibili. Quanti rapporti interrotti dall'ozio. Ciò che era al tempo noia e consuetudine senza interesse trasformatasi poi in mancanza, in perdita di preziosi e infine in bisogno di qualcosa di fondamentale. E quando cerchi di lasciartela alle spalle ecco i sogni indagatori duri come diamante a puntare il dito contro il bivio, a sottolineare la strada percorsa, a mostrare cosa si è scelto e cosa si è perso. È probabilmente vero che i sogni sono solo pensieri di un cervello semiaddormentato, allora sono io stesso a puntare il dito, a sottolineare e ad esser pieno di rimpianti. Ma forse è proprio la strada che ho percorso ad individuare chi sono, le scelte ai bivi soprattutto. Nonostante i rimpianti a volte viene da chiedersi se non sia stato meglio comunque perdere per avere ciò che ora ho, se aver fatto scelte diverse per ottere cose ora agoniate non avrebbero compromesso altrettante possibilità, magari attualmente in atto, magari talmente semplici da non essere al momento contemplabili. Forse è meglio soffrire degli echi di un sogno o di un ricordo o di un pensiero se questo significa ancora avere la capacità d'emozionarsi. La possibilità passata e perduta, quella non scelta, situazioni e persone passate che potevano evolvere in uguali o diverse situazioni e persone presenti. Forse è però meglio sognare l'inarrivabile che vederlo realizzato perchè solo il sogno ha bellezza perfetta e pura. E quindi mi limito a sognarla, notte dopo notte. Da anni.

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