giovedì 28 febbraio 2008

Il virus della strada va in quarantena

Mentre navigavo su internet senza una meta precisa (come la maggior parte delle volte) mi si apre una finestrella al centro dello schermo che mi avvisa che un figlio di Trojan stava cercando di penetrare nel mio computer. Il caro antivirus a forma di ombrello rosso che ho sempre disprezzato come il peggiore tra quelli disponibili mi ha sorpreso identificando ed elimando la minaccia così, in automatico, senza che io facessi il benchè minimo sforzo se non quello di compiacermi per la vittoria del bene sul male. Ottimo. Questo mi ha però fatto tornare alla mente quanto il mio computer sia vulnerabile, sempre attaccato a quel cavo collegato col mondo dove chiunque può collegarsi e venire a curiosare nel mio disco rigido. Ho strappato subito il cavo dal computer deciso a trovare un antivirus efficente. Quindi ho riattaccato il cavo rendendomi conto dell'impossibilità di connettermi ad internet via etere ed ho iniziato la ricerca. L'idea generale che mi è venuta è che si rischia più a scaricare uno di quegli antivirus free che a farne a meno. Ho deciso quindi di tornare alle care e vecchie protezioni ed ho avvolto il connettore RJ45 nella classica guaina in lattice. Non si sa mai.

Coinquilino: Injo attento, ho preso un virus! Non vorrei attaccartelo.
Injo (poggiando la mano sulla spalla): Grazie, ma non preoccuparti: ho l'antivirus.
Coinquilino: Veramente ho la varicella e toccandomi te la sei appena presa pure tu.