martedì 9 giugno 2009

Quote rosa e quoziente intellettivo

È l'ora di finirla con questo buonismo dilagante verso l'altro sesso (l'altro è quello femminile). Le femministe che tanto vogliono l'emancipazione e la parità d'opportunità per la donna finiscono nello stesso tranello degli uomini, ovvero si credono infine superiori e migliori. Ogni volta che viene trovata una qualità oggettivamente migliore nell'uomo (nel senso di maschio) ecco che la femminista infuocata salta sulla sedia, alza la mano ed annuncia al mondo che, sì, abbiamo ragione, ma la donna sa fare quest'altra cosa molto meglio dell'uomo. Ma perchè? Perchè si deve trasformare tutto nel sasso-carta-forbice? Perchè un uomo (o una donna) non può fare qualcosa meglio dell'altro e basta? Perchè se "dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna" è apertura mentale mentre se "dietro ad una grande donna c'è sempre un grande uomo" è maschilismo sfrenato? È l'ora di dare un taglio anche alle questioni delle quote rosa, che sono lo strumento più falso che possa esistere, in grado di dare solo un'apparenza di parità tra i sessi. Infatti le donne vengono così assunte solo per tappare i buchi imposti a norma di legge, non perchè sono qualificate o hanno qualche merito. Semplici tappabuchi, altro che parità. Perchè, se poi devono esistere le quote rosa, allora io posso tirare in ballo le quote per ogni classe di discriminazione: le quote nere, le quote cinesi, le quote nerd, le quote gay, le quote di affetti da pigrizia cronica. Ed è così che le aziende private crollerebbero come castelli di sabbia al sole.

Injo: Ci sono un negro, un ebreo, un cinese, un omosessuale...
George: Ma è un'azienda o una barzelletta degli anni '80?

Tutti si indignano contro questa solita polemica del "è imperdonabile che una donna non venga assunta solo perchè può rimanere incinta ed entrare in maternità". Beh, c'è qualcuno che pensa che se un uomo, malato cronico, si prende tre settimane di malattia al mese e lo dichiarasse prima, verrebbe assunto da un'azienda privata, che deve competere sul mercato? Se sì, quell'azienda è fallita in partenza. O il tizio in questione è il parente di un qualche politico. In sostanza, basta con le pagliacciate delle quote colorate solo per far vedere che siamo sensibili ad un problema che è stato ormai superato vent'anni fa ma che fa comodo tenere in auge per motivi terzi (per campagna elettorale, per dare lavoro alle pseudogiornaliste femministe, ...). Direi che se vi fossero interessate davvero le pari opportunità non votavate il PdL con la Carfagna che non appoggia i gay "perchè non sono abbastanza discriminati e comunque non condivido la loro posizione". L'avete votato? Ora ve lo pigliate nel retto (e non sto parlando di un angolo).

Injo: Salve, sono qui per l'annuncio che avete presentato. Questo è il mio curriculum.
Direttore: Ma lei non risponde minimamente ai criteri richiesti!
Injo: Ma non lo sa che per legge c'è la quota Injo? Ne ha già uno in azienda? Mi sta per caso discriminando?
Direttore: Può iniziare lunedì.

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