mercoledì 24 giugno 2009

Late in Italy

Nonostante sia la mafia la cosa di produzione italiana più esportata (e copiata) all'estero, c'è sempre un gran da fare per proteggere il cosiddetto Made in Italy. Ultimamente battaglie sempre più dure vengono combattute per lottare contro la produzione e la vendita di prodotti contraffatti. Allora, passi per i prodotti alimentari che comunque l'etichetta d'originalità serve a conservare il buon nome d'un prodotto oltre che a garantire una determinata genuinità della produzione (cosa che difficilmente una contraffazione potrà avere), ma, a mio modesto parere, se uno spende 900€ per un paio di scarpe e viene truffato dal venditore che gli rifila una copia contraffatta, beh, gli sta sicuramente a pennello. Che poi, alla fine, la copia contraffatta è uguale all'originale, in fondo la stoffa è stoffa, cambia solo che invece di essere stata fatta dai cinesi della Cina è stata fatta dai cinesi di qualche sottoscala di qualche magazzino di qualche stilista famoso. E comunque c'è da essere tardi per spendere certe cifre per della stoffa che poi verrà trascinata sotto ai piedi.

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