sabato 3 ottobre 2009

Un'alternativa

Nasciamo come pezzi unici. E non come l'ultimo Cd dei Quaraquaqua che è stato numerato a mano o come la Gioconda, noi siamo unici veramente. Ognuno ha il suo aspetto fisico, il suo carattere, le sue idee e le sue arti. Chiunque, nessuno escluso. Questa estrema varietà iniziale viene poi nuovamente ampliata ad aggiornata tramite miliardi di variabili come la famiglia, gli amici, la scuola, il contesto socio-culturale e le esperienze fatte. Insomma, non c'è possibilità che due persone siano uguali. Simili sì, uguali mai. Eppure, per quanto sia, c'è un bisogno di uniformarsi e di compattarsi in un tutt'uno. Basta vedere l'utente medio di una discoteca. Ed è per questo che per differenziarsi dall'utente medio della discoteca (che tragicamente coincide anche con l'umano medio) nascono i vari movimenti, i punk, i metallari, i dark, gli emo e altri che fatico a definire. Non so se si riesce a cogliere l'ironia della cosa: per essere differenti, semplicemente si cambia categoria passando da quella più ampia ad una più di nicchia. Simpatico, no? I punk che vogliono essere anticonformisti si vestono tutti come dei barboni, tutti uguali. I metallari pure, con le magliette dei gruppi e gli indumenti in pelle e metallo. Idem per gli emo con i ciuffi che coprono in viso e li rendono tutti uguali. Dai, si è capito. Ogni categoria ha uno stile talmente fisso e delineato che è possibile tracciare degli stereotipi precisi al limite dell'inquietante. Non c'è nessuno che riesca ad essere alternativo davvero, senza cadere nell'immagine di alternativo che qualcun'altro ha precostruito per lui. Ma probabilmente è anche un fattore culturale visto che si viene cresciuti anche in un certo mondo. Di alternativi davvero ne ho conosciuti tanto pochi da essere statisticamente non consistenti. La verità è che l'alternativo vero fa paura perchè non è incasellabile in uno schema e non è possibile affrontarlo. E allora io mangio quando ho fame e non agli orari prestabiliti con i pasti principali solo perchè è ormai convenzione, dormo quando ho sonno seguendo il ciclo del sole anche se fa molto più figo tirare le quattro del mattino e poi dormire fino alle tre del pomeriggio, respingo gentilmente la gente, sia uomini che donne, indistintamente, prima che possano gettare i ponti della conoscenza e nel fare queste cose sono a mio modo unico. Neanche chi vuole fare l'alternativo riesce a capire queste mie smanie e argomentazioni, ed ho il forte sospetto di esser considerato strano, se non scemo. Pazienza. L'importante è che nessuno mi additi come alternativo perchè non lo sono, sono pieno di pregiudizi, sono vecchio dentro e conservatore al limite del fanatismo su certe questioni. Anche l'alternativo è un conformista perchè esiste la parola per identificarlo ed è possibile additarlo per la strada. Il vero alternativo (nel senso di "non identificabile come umano medio che vuole far parte di una certa categoria di stereotipi") non è chi veste new age o ascolta strana musica ma colui che apre gli occhi e capisce quali schemi possono essere abbattuti per modellare la propria giornata sui propri bisogni, e non il contrario, colui che si guarda attorno con occhio critico e colui che è capace di pensare. Perchè, oramai, anche il solo pensare farebbe di te un alternativo.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Potresti davvero scrivere i copioni di Scrubs. Se ti affidassero la decima serie, sarebbe meglio della nona, o almeno, sarebbe alternativa.

Injo ha detto...

:D

boga ha detto...

Cos'è questa storia della nona serie di scrubs??? Non doveva iniziare col 2010?!?! O__O

Marco Gregoli ha detto...

Mi piace questo commento.
Sono cose che ho pensato anche io, un giorno.