martedì 20 ottobre 2009

Caro diario della notte

Non riesco a dormire, devo scrivere. Basta, sono stanco. Davvero. Tutti mi danno addosso, tutti criticano ed io non ho più la forza e la motivazione di un tempo. Stanco. Sì. Lo ammetto, che diamine, ho iniziato solo per cercare una scappatoia veloce dai miei problemi. Non è colpa mia. Avevo le mani in troppe cose e quant'è così si perde un po' il controllo. Sono umano anch'io, cavoli. Fatto sta che dopo qualche tempo ho capito che tutto questo poteva essere di più che una semplice scappatoia: ho capito che poteva essere la mia via. Mi sono lasciato prendere dal dibattito e dal conflitto ottenendo grandi risultati ma senza perdere nulla delle mie vecchia attività, anzi, talvolta le due cose entravano in simbiosi gonfiandosi a vicenda. Successi, sì. Questo nonostante la scorrettezza di coloro che mi circondano sempre pronti ad incolparmi di questo o quel reato, pronti a trascinarmi in tribunale o ad accusarmi di questa o quella nefandezza. So di non essere un santo ma, ripeto, sono umano. Errare è nella mia natura. Mi piacciono i soldi, il potere e le donne come ad ogni uomo su questa Terra, con la differenza che io ho avuto la fortuna di poterne disporre in grande quantità. Sarei stato uno stupido a non approfittarne. In fondo quei soldi potevano diventare miei senza troppi problemi, se fossi riuscito a prendere tempo abbastanza da rendere inutili le indagini. Quelle donne così giovani e belle potevano essere mie se solo avessi dato qualcosa in cambio, un lavoro, un incarico. E perchè non approfittarne, dunque? Si vive una volta sola, meglio godersela. Ho cercato di cambiare le regole del gioco per poter allungare ancora la mia carriera e la mia età d'oro ma questa volta ho forse forzato un po' la mano, le cose non sono andate come previsto. Mi sono incazzato di brutto, lo ammetto, ho perso il controllo. Vorrei non averlo fatto, mi dispiace, ho insultato persone che non lo meritavano solo perchè avevo bisogno di sfogarmi, di designare un nemico da combattere per me e per chi crede in me. Sono stato uno sciocco. La verità è che sto diventando vecchio. Le donne non si accontentano più di semplici regali, ora stanno con me solo per grandi ricompense. La cosa mi rattrista, io amo la conquista ed il corteggiamento. Già, sono vecchio, è ormai inutile negarlo. Per quanto il truccatore, il tricorestauratore ed il plastico possano nasconderlo, e stanno facendo un ottimo lavoro da parecchi anni a questa parte, quei ragazzi, ormai i segni del tempo sono indelebili. Forse non tanto all'esterno quanto all'interno. Non sopporto più la pressione, sbraito e m'arrabbio per un non nulla, non riesco più ad essere subdolo come un tempo, i miei obiettivi segreti diventano presto palesi e di pubblico dominio. Sto perdendo lo smalto. Sto perdendo la motivazione. Molti mi adorano, e mi piace, ma ce ne sono anche troppo che mi odiano, che mi vorrebbero vedere morto, o sofferente. Ciò mi rattrista. Volevo solo far del bene a me stesso e poi a tutti gli altri, non credo di meritare tale astio. Chiedevo solo qualche anno in più, ma mi hanno silurato con qualche ingiusto pretesto. Non lo accetto, ma non ho la forza per oppormi intelligentemente come una volta. Forse devo solo subire. Forse ho fatto il mio tempo. Sono stanco. Spero che un giorno tutto questo finisca e spero di potermi godere una pensione calma nella mia villa senza dovermi coprire costantemente le spalle da fotografi senza scrupoli, senza dover sempre sforzarmi a sorridere in ogni occasione, senza dover sempre mentire. Basta menzogne. Sono stanco. Buonanotte.

S.B.

2 commenti:

Unknown ha detto...

E' persino triste, se non ci pensi bene.

Nubetossica ha detto...

Avrei preferito un "addio" alla buonanotte!