martedì 27 aprile 2010

Il mio estremismo inevitabile

Mi rendo perfettamente conto che certe idee o posizioni espresse in questa sede spesso possono essere giudicate estreme, incostituzionali o assolutamente assurde. La spiegazione è facile e deriva da diversi motivi. Innanzitutto, spesso si tratta di provocazioni, giochi sull'uso sconsiderato delle derivazioni logiche e cose di questo tipo. La seconda motivazione è la stanchezza. Quando vedo Barbara d'Urso che piagnucola in diretta perchè c'è stata questa o quell'ingiustizia a simbolo di tutto il buonismo sterile del mondo, allora qui mi incazzo e mi viene da assumere posizioni totalmente razionali sulla vita degli esseri umani e abbastanza comunemente vorrei picchiare la conduttrice con un grosso sasso. Se si piange tanto perchè due ragazze sono morte travolte da una frana mentre prendevano il sole sotto una caverna di roccia pericolante mi rendo conto che per familiari e conoscenti può esser stata una tragedia ma questo non può e non deve essere una notizia di rilevanza nazionale perchè dopotutto non ci si può far niente, nonostante tutte le storie che ne vengono fuori (sempre dopo) circa la sicurezza di quella parete rocciosa, chi ne rivendica la segnalazione della sua pericolosità e cose del genere. Nel 2009 il tasso di mortalità è stato del 10.72‰ che fanno grossomodo 1500 persone al giorno; vogliamo farne una tragedia per ognuno? La morte è un processo naturale e dobbiamo farcene una ragione. È la clausola scritta in piccolo sul nostro contratto di vita. Tornando all'argomento principale, c'è una terza motivazione: compensazione.

Mi son fatto prestare l'Arca da Noè per illustrare più facilmente l'idea. Il quadrato blu è il mare, la riga azzurrina è la traccia lasciata dalla colomba che va sulla terraferma (o qualsiasi uccello sia, non conosco bene la Bibbia). L'Arca deve seguire la traiettoria ma non ha le vele nè il motore ed è molto pesante (è piena d'animali). Trasportata dalla corrente marina, l'Arca devia dalla sua traiettoria. Allora Noè, abile marinaio, deve correggere la rotta puntando verso il puntino rosso per poter ritornare a seguire il gabbiano e giungere alla terraferma. Ma se la corrente marina fosse molto più deviata rispetto alla rotta da seguire, Noè dovrebbe puntare estremamente lontano per compensare questa spinta e tornare a seguire la rondine come mostra la figura seguente.

Questa è una metafora o qualcosa del genere. L'Arca è la situazione attuale. La corrente marina è la degenerazione di tutti i mali del mondo (la guerra, la corruzione, la musica house, eccetera). La rotta da seguire tracciata dal pellicano è la condizione di normalità senza eccessi dove anche uno come me vivrebbe bene. Io sono Noè. E il puntino rosso è la mia presa di posizione.

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