sabato 13 marzo 2010

Rubare legalmente si può

Sto seguendo un corso di introduzione alla modellizzazione matematica dei mercati finanziari. Sto anche giocherellando (senza troppo coinvolgimento, veramente) ad una sorta di fanta-borsa. Sto facendo abbastanza soldi, tra parentesi. Guardandomi dunque qua e là in quest'ambito, ho avuto modo di farmi un'idea un poco più precisa, cosa che ha peggiorato la mia opinione in proposito più di quanto non lo fosse già. Lo speculatore finanziario è ormai un lavoro per molti, un lavoro legale che però mi riesce difficile da scindere dal significato negativo della parola "speculare" (non in riferimento agli specchi, l'altro significato). Probabilmente questo perchè effettivamente non c'è una vera distinzione tra le due cose. Uno speculatore (o un trader, chiamatelo come volete) è un ladro ed un approfittatore. È una persona che da il proprio appoggio alle aziende e poi ne porta via i soldi quando queste glieli rivalutano. Crea soldi dal nulla, soldi non legati ad alcun valore reale, soldi utopici con i quali generalmente pagano ville, diciottenni ed automobili meno utopiche. Senza contare le regole di tale mondo: tutti si sforzano di capire il momento giusto per operare leggendo i grafici, vedendo i movimenti. "Vedi, qui è sceso fino a questo punto quindi ora se sale oltre questa soglia il suo valore si alzerà enormemente!". Cazzate. Il valore dei titoli viaggia in modo totalmente aleatorio. Basta una news per distruggere tutte le previsioni. Basta che uno decida che si è seccato di quel titolo e lo venda che tutti subito dietro a vendere. Non è il mercato che muove gli speculatori, sono gli speculatori che fanno oscillare il mercato. La cosa splendida è che queste regole assurde di lettura dei grafici fanno totalmente gola a chi ci è dentro. Poi magari se, dopo che ti hanno spiegato una teoria, ad esempio quella del testa-spalle, tu gli chiedi perchè succede questo, loro si fanno scuri in volto. Regole sciocche, non scritte e senza alcun legame con la realtà ma che diventano reali perchè tutti le seguono e quindi tutti contribuiscono a far si che le regole siano sempre più verosimili. Ma ancora una volta c'è l'errore: non sono gli speculatori a seguire le regole della lettura dei grafici, sono loro a provocarle. Sono in grado in questo modo di fare i soldi o di rovinare la gente o le aziende senza fare altro che una telefonata. Giocano coi soldi degli altri e si arricchiscono alle loro spalle sfruttando come topi le garanzie del sistema, sfruttandole a loro favore, reinterpretandone lo scopo. Poi se uno fa dell'aggiotaggio tutti si arrabbiano e lo condannano perchè lui sta rubando. Eh, no. Non ci possono essere diversi livelli di furto, o si ruba tutti o non si ruba nessuno. E se lui è stato più furbo di voi a rubare, perchè dovete castigarlo? Rubate, cari, rubate finchè dura questo sistema economico di rappresentanza del valore invece che di valore reale perchè dopo saranno cazzi acidi. Voglio vedere chi se la prende la vostra laurea in Economia e Commercio quando l'umanità rinsavirà capendo che i soldi devono essere legati al valore e non essere un numero su un estratto conto.

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