C'è questo Signor P. che è il proprietario di una certa Azienda che produce Oggetti. Questi Oggetti sono fatti di materie prime di poco prezzo e vengono venduti a prezzi esorbitanti quindi potrebbero essere Oggetti di moda o simili, ma non è questo l'importante, l'importante è che vengono prodotti utilizzando macchinari pesanti e potenti. Ci sono rulli compressori in grado di sottilettizzare un essere umano adulto in dodici secondi o affettatrici che sfilettano la ghisa come fosse burro. Roba seria, insomma. Ovviamente gli Oggetti vengono venduti ad un certo prezzo e questo fa entrare soldi e il Signor P. ama i soldi. Quindi il Signor P. è felice. Ma non è molto felice e scopre che nonostante sia pieno di soldi potrebbe essere ancor più pieno di soldi e, come ho già detto, a lui piacciono i soldi. Potrebbe costruire più Oggetti innalzando i ritmi di produzione così da poterne vendere di più. Più Oggetti, più vendite. Più vendite, più soldi. E già sappiamo come la pensa il Signor P. in proposito. Fatto sta che, ok, il Signor P. va dal responsabile (il Signor R.) e gli dice di aumentare i ritmi. Il Signor R. non sembra particolarmente convinto, così il Signor P. gli spiega questa faccenda dei soldi; il Signor R. approva. Gli operai lavorano quindi a ritmo serrato e producono più Oggetti. Ma si stancano anche di più e, bam, all'improvviso uno infila una mano nei rulli compressori di prima, quelli che sottilettizzano le persone. Il Signor R. blocca le macchine, la produzione si ferma e tirano fuori l'operaio e ripartono. Il Signor P. è contento che l'operaio si sia salvato ma al rendimento di fine mese nota che la produzione è rimasta indietro a causa dell'incidente e del blocco delle macchine e quelle cose lì. Allora licenzia il Signor R. ed assume un nuovo responsabile che casualmente si chiama anche lui Signor R. ma è più affine alle esigenze dell'Azienda rispetto al predecessore. Si torna al lavoro e succede nuovamente un incidente uguale al primo. Il Signor R. esita, e infine decide di bloccare la produzione per tirar fuori l'operaio che se ne esce con un braccio in filigrana. Ancora una volta a fine mese si è rimasti indietro nella produzione, il Signor R. viene cacciato e il suo posto viene preso dal Signor R., un nuovo responsabile un po' più affine alle esigenze dell'Azienda. La storia va avanti così finchè il Signor P. non trova un responsabile Signor R. tanto affine alle esigenze dell'Azienda da non passargli nemmeno per la mente di fermare la produzione se un operaio diventa sottile quanto una fetta di prosciutto. Così entrano una montagna di soldi nelle tasche del Signor P. e questo gli piace decisamente. Dopo qualche tempo però la produzione rallenta perchè tutti gli operai sono morti sotto qualche macchina e nessuno vuole più lavorare nell'Azienda, è troppo pericoloso. Quindi il Signor P. ci pensa su e dice che, sì, è bello avere molti soldi, ma averne pochi è sempre meglio che non averne e dover chiudere l'azienda. Quindi riassume il primo Signor R. e l'Azienda riprende a lavorare. Ma nel frattempo tutti gli altri Signor P. del mondo, tutti proprietari di Aziende, vedendo i competitivi prezzi del nostro Signor P. hanno anche loro intensificato le produzioni. Allora il Signor P. non riesce più a vendere i suoi prodotti a prezzi competitivi a causa dello sbilanciamento di mercato creato da lui stesso. Quindi decide un giorno di chiudere l'Azienda: saluta gli operai e il Signor R., chiude la saracinesca e dice addio al suo stabile. Quella sera bacia sua moglie e fanno l'amore come non accadeva da decenni ormai, si fuma una sigaretta anche se ormai ha smesso e si fa un bicchierino di Brandy contemplando il cielo e la Luna e le stelle attraverso la finestra del suo studio. Il mattino successivo lo trovano appeso per la cravatta al lampadario vittoriano comprato con l'ultimo stipendio.
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