lunedì 9 novembre 2009

Il mio sonno

Sono le 3:15, mondo cane. Ho qualche problema a fare una nottata a dormita unica, come i neonati. E quando mi sveglio è sempre un momento delicato: o mi riaddormendo immediatamente o è finita, sono costretto ad alzarmi. Oggi mi è andata male, ed eccomi qua. Il mio obiettivo reale sarebbe quello di riuscire a diminuire progressivamente la dipendenza dal sonno in modo da poter sfruttare appieno le ventiquattro ore di cui è composta una giornata, ma questo non è il modo adatto; svegliandomi a questi orari mi si sbilancia l'equilibrio sonno/veglia, e la sera poi mi viene sonno prima. Di buono c'è che non sono una di quelle persone che se non dormono quattordici ore non connettono, di quelle che quando sono a casa senza impegni dormono talmente tanto che ogni tanto si alzano solo per non sembrare in coma. No, non ho mai dormito tanto, mi accontento delle semplici sei o sette ore di sonno ogni notte, otto se proprio la giornata precedente è stata particolarmente faticosa. Di contro c'è invece il fatto che in qualsivoglia mezzo di trasporto sento l'irresistibile desiderio di scivolare nel sonno. Il ronzio del motore dell'automobile, i sobbalzi regolari dell'autobus. Il peggiore è il treno che riesce a farmi assopire anche quando sono in piedi. Ma purtroppo è inutile; dormire in piedi è estremamente complesso, ad un certo punto si piegano e si rischia di rovinare al suolo. Ed anche in autobus generalmente non c'è posto a sedere o il viaggio è troppo breve per il pisolino. Quindi mi accontento di farmi cullare dall'automobile ed addormentarmi. Questo è uno dei motivi per i quali non guido.

Nessun commento: