venerdì 13 novembre 2009

Holmes 2.0

I rapporti via web vengono derisi e ridicolizzati dalla gente qualunque perchè affermano che non c'è vero contatto, col totale anonimato uno può dire e fare quello che vuole senza poter provare di dire la verità. Gente meno stupida invece crede che un rapporto via internet sia diverso da un rapporto "dal vivo", ma comunque di ugual valore. Bene. Parlando invece dell'anonimato dal senso più strettamente pratico, agli albori di internet ogni utente iscritto ad un sito o forum veniva identificato da un nome. Questo poteva essere un nickname o il nome vero e proprio, non era importante. L'unico collegamento alla propria persona era generalmente l'account di posta utilizzato per la registrazione (che da che mondo e mondo era creato con dati fasulli). In realtà questo anonimato non c'era, chi sapeva metterci le mani risaliva ad ip ed informazioni varie, ma era tutto piuttosto complesso. Poi internet si è espanso, le connessioni sono diventati più veloci, la mole di dati trasportabili immensa. Ed è nato il cosiddetto Web 2.0, sono nati i social network e via dicendo. Ma la gente è contemporaneamente diventata più ingenua, quando un tempo l'anonimato era un valore da difendere e di cui ci si preoccupava, ora non ci si pensa neanche più. Internet è sicuro. Non puoi risalire a me. Bene.

Ecco il caso in esame. Io frequento un sito con relativo forum. Si iscrive una tizia, lascia un messaggio e lascia le prime due informazioni: il suo indirizzo hotmail e l'anno di nascita (come suffisso al nickname). Ottimo. Faccio un tentativo, aggiugo l'indirizzo hotmail ad MSN Messenger. Funziona. Senza neanche dover aspettare di essere accettato o meno posso cliccare col tasto destro e cliccare su Visualizza Profilo. Trovo la sua pagina su Windows Live (o come si chiama), una sua foto, il suo nome e cognome. Trascrivo quindi nome e cognome su Facebook e grazie al confronto con la foto del profilo su Windows Live (o come si chiama) trovo qual'è della lista colei che mi interessa. Ci clicco. Accidenti, non posso accedere alle sue informazioni, le ha rese riservate a chi non è nella sua lista amici. Poco male, vedo che fa parte del circuito di un certo istituto scolastico. Cerco con Google quel nome. Ce ne sono sostanzialmente tre: una scuola media e due scuole superiori in due città diverse. Grazie all'età (presa dall'anno di nascita del suo nickname) escludo la scuola media. Come escludere una delle due? Un viaggetto tra i suoi amici di Facebook e trovo uno che appartiene ad un gruppo di siciliani doc. Escludo la scuola di Torino. Bene, rimane solo scuola superiore taldeitali. Cerco informazioni e trovo l'indirizzo. Siracusa. Che fare? Una rapida occhiata su Pagine Bianche, cerco il suo cognome nella città di Siracusa. Nessun risultato, ma Pagine Bianche è un sito intelligente, allarga in automatico il campo di ricerca di appena 15km e trova due risultati, un uomo ed una donna. La legge italiana fa generalmente discendere il cognome del padre, ergo escludo la donna. Clicco su ulteriori informazioni dalla pagina dell'uomo e trovo numero di casa ed indirizzo. Potrei fare una chiamata per sentire se è veramente lei. O magari vado su Guide Michelin, mi faccio il resoconto preciso della strada da fare e la aspetto sotto casa. Una sola cosa è certa: se riesco a risalire a tali informazioni io, immagino cosa può fare chi sa investigare veramente. O chi sa sviscerare internet ben bene.

6 commenti:

boga ha detto...

Ah ok, allora non sono l'unico a fare queste cose.

Nubetossica ha detto...

Illuminante!

Unknown ha detto...

get a life

Unknown ha detto...

Cos'è quell'auto rossa sotto casa?.

Marco Gregoli ha detto...

Se consideri che noi sappiamo il tuo nome, ti conviene scappare.

Hugo88 ha detto...

anche per questo mi sono premurato di nascere al nord, vivere al centro e risiedere al sud :)
cmq non è molto più facile che pedinare una tipa che incroci per strada. solo più comodo!