venerdì 29 gennaio 2010

Strisciami questo

Il mio orario di cena non è televisivamente coperto. Ovvero dalla fine dei Simpsons all'inizio della prima serata vi è un buco in qui non vi è assolutamente nulla. A causa di ciò, mia mamma vuole guardare Striscia la Notizia. Lo odio con tutto il cuore. Oltre ai vari eccessi di buonismo, il cagnolino del cazzo sempre in primo piano, le battute di Greggio che mi strappano un lustro di vita ogni volta (uno che sta nel mondo della "comicità" da più di trent'anni dovrebbe ormai aver capito quali sono i tempi comici, quali battute non fanno ridere e cose del genere, ma evidentemente non è così), inviati come l'imitatore di Vespa che ogni volta che lo vedo mi imbarazzo io per lui e per quelli che gli stanno intorno, oltre a questo, dicevo, noto che vi è un altro problema di fondo. Il problema è Ricci. No, non sto parlando del suo pessimo gusto per le veline bionde (non ne inzecca una anche solo vagamente carina dai tempi della Corvaglia) o del fatto che ha standard per le veline brune troppo rigidi (guardatevi le ultime e vedrete che sono tutte uguali) o ancora del pessimo gusto in fatto di battute o scenografia, no. Ricci è una persona orribile ed arrogante. Basta vedere che sono sette anni che si accanisce contro Affari Tuoi solo perchè questo ha avuto la sfortuna di essere nella sua stessa fascia oraria ed aver avuto un buon seguito da parte del pubblico. Poi si è accanito contro Gad Lerner perchè ha fatto qualche commento sul dubbio scopo di affiancare due ragazzine semivestite a Greggio e relativo partner. Guardate come sono spontanee nella loro replica: link. Si vede proprio che è il loro pensiero, mica è stato scritto da Ricci. No. Non si vedono gli occhi che scorrono sul gobbo. E non si nota neanche la comicità che non fa ridere tipica di Ricci. No. Assolutamente. Fatto sta che ora si accanisce contro TV Talk, programma di Rai Educational che prende in esame la settimana televisiva e la analizza, e lo fa perchè ha osato criticare la sua trasmissione. Con ottimi argomenti, tra l'altro. Il tenore della discussione si è spostato sull'insulto velato in risposta alle critiche. Classico di Ricci. Com'è classico fare l'uomo di satira quando non tocca Berlusconi manco con una rosa. E tutti i giorni ha a disposizione questo fucile mediatico da puntare sul nemico di turno, a suo piacimento. Basta vedere come si è concluso il processo di plagio del Gabibbo per capire che c'è qualcosa che non va, qualcosa che veglia dall'alto e gli permette tutto. Prima Ricci afferma di essersi ispirato a Big Red, poi quando scatta la denuncia lui ritratta e vince pure. Fatto osceno, dato che i due pupazzi che sono identici ed il Gabibbo è arrivato dieci anni dopo Big Red. Quindi, o Ricci l'ha copiato e poi ha utilizzato qualche strana conoscenza per vincere il processo, oppure il Gabibbo non è stato copiato e Ricci è in possesso del motore ad improbabilità infinita.

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