giovedì 28 gennaio 2010

Astrusa astronomia

L'astronomia è stata una delle prime scienze a svilupparsi. Effettivamente è troppo splendido vedere l'immensità del cielo ed osservare queste sfere luminose che si muovono al suo interno per non chiedersi come funziona. Oggi l'astronomia è diventata una scienza affermata come tante altre ma a parer mio è ancora lungi dall'essere realmente attendibile. Si pensi alla fisica: se voglio studiare gli effetti della gravità su un oggetto che cade posso fare teorie, verificarle e perfezionarle sulla base del fatto che posso far cadere un oggetto miliardi di volte modificando tutte le variabili in gioco (peso, forma, altezza, eccetera). Nell'astronomia no, non puoi far girare la Terra attorno al Sole e vedere cosa succede cambiando le variabili, devi basarti solo su quello che accade e quando accade. Senza contare che i tempi astronomici sono enormi. Si stima che l'universo raggiunga circa i 14 miliardi di anni e noi osserviamo il girare della Terra attorno al Sole da circa 2000 anni o poco più. Tremendamente poco. Sarebbe come cercare di ricavare le leggi della gravità osservando la fotografia di una mela che cade. Potrebbero esistere effetti latenti che non abbiamo ancora osservato. Matematicamente non è difficile trovare relazioni che esplodono dopo tempi enormi rimanendo talmente piccole prima di tali tempi da essere praticamente non misurabili dalle strumentazioni.

Quindi da un momento all'altro la Terra potrebbe schizzare via nell'universo spinta da una forza sconosciuta o tutto potrebbe collassare in una massa puntiforme in quattro e quattr'otto. Magari è proprio il tanto atteso 2012 il punto di rottura. Maledetti Maya, sapevano tutto con la loro matematica di linee, puntini e conchiglie. Allacciate le cinture.

Nessun commento: