martedì 1 dicembre 2009

L'origine della discriminazione

Si deve chiarire il significato di discriminazione. Ormai è diventato inevitabile tale chiarimento per poter tornare a parlare delle cose stando sui fatti, e non sulle vuote parole. Discutere sulla discriminazione è importante, quando la Lega Nord fa parte del governo di maggioranza. Indispensabile forse. Perchè mentre Fini sta diventando ormai comunista, la Lega, per controbilanciare, sta uscendo un po' più allo scoperto. Parallelamente al problema della discriminazione etnico-razziale nasce e cresce quella sessuale. Gli uomini di potere ormai vanno tutti a trans con grande dispiacere delle aspiranti vallette, e i trans sono il male. Anche gli omosessuali sono il male del momento, non a caso sono presenti entrambi gli esemplari nella casa del Grande Fratello. Infinite, vecchio ma sempre fresco, l'argomento della discriminazione della donna. Quindi sì, è necessario un chiarimento. Cosa significa discriminazione? Trattamento di una persona o una categoria in modo non paritario a chi non è quella persona o non appartiene a quella categoria. Quindi potremmo dire che verso Belusconi vi è una discriminazione, visto che vuole essere protetto da immunità totale. Ma no, non si può dire, la discriminazione viene solo intesa in lato negativo, cosa già sbagliata in se. Ma accettiamola, la degradazione dei significati dei termini è ormai irreversibile. Ma qual'è l'origine della discriminazione? La paura (nel caso dello straniero) e la Bibbia (nel caso della donna). Nonostante l'ottimo lavoro della ministra Carfagna, grande professionista, qualsiasi sia il suo compito, la donna sembra ancora in una posizione di svantaggio rispetto all'uomo tanto da richiedere leggi speciali. Come l'obrobrio delle quote rosa. Un piccolo esempio pratico: si devono eleggere due rappresentati e i papabili sono, che so, Einstein, Gandhi, Flavia Vento e la Lecciso. Credo sia palese il danno che provocherebbe l'applicazione delle quote rosa. Far giungere alla parità la donna con leggi speciali è la più grande scemenza populista che possa essere inventata ed entrambi gli schieramenti politici la fanno propria come fosse invece un'innovazione. Senza contare che le leggi speciali per la donna inevitabilmente producono una discriminazione nei confronti dell'uomo. C'è dualità, evidentemente. Lo si vede anche nell'attuale governo; c'è stata una gran pubblicità nel mettere in risalto lo schieramento di donne-ministro presentato ma, andando al concreto, non c'è niente di importante: la Carfagna che è arrivata lassù non si sa come (forse un giorno ha scambiato Berlusconi per Magalli, chi lo sa), la Gelmini che è di facciata per i tagli di Tremonti, la Prestigiacomo che viene assunta successivamente come ministro del Turismo (addirittura), la Meloni al ministero per le politiche giovanili, la Brambilla al ministero per l'ambiente. Tutti posti di grande rilevanza, altro che. Se fossi una donna sarei alquanto incazzata. Il cuore della discriminazione odierna sta proprio in questi falsi provvedimenti che non fanno altro che mettere una toppa per salvare la faccia. La vera discriminazione nasce nella mente, nella società e nella cultura, nessuna quota rosa potrà eliminarla come non potrà farlo nessuna femminista vecchio stampo, nessuna Carfagna, nessuna Mussolini, nessuna Santanchè. Soprattutto quest'ultima, la cui frase preferita è le nostre radici cristiane, dovrebbe smetterla di difendere populisticamente la donna e la sua posizione all'interno della società. Se le sue radici cristiane la portassero a leggere la Bibbia si renderebbe conto di quanto stridono le due posizioni.

12 commenti:

boga ha detto...

Caro, mi consenta di correggerla: la Prestigiacomo è all'ambiente (sic e sigh) mentre è la Brambilla quella ad essere stata riciclata al turismo

Unknown ha detto...

@Boga: effettivamente non si sente nessuna differenza, sostituendo lo zero con lo zero..

Injo ha detto...

Grazie per la correzione, boga. Tale errore è comunque a riprova del fatto che il loro peso è ininfluente.

boga ha detto...

Poteva andare peggio: GABRIELLA CARLUCCI.

boga ha detto...

RIP Injo.

Unknown ha detto...

Direi che è troppo comodo additare la Bibbia come il Male Misogino. Le radici sono molto più profonde, direttamente dentro l'ego maschile, senza offesa per i lettori.

Credo di averti già lasciato un commento a riguardo, Injo. Quesito (perdonami il linguaggio): perchè per insultare una donna è comune dire 'troia', mentre per insultare un uomo è comune dire 'stronzo'?

Per la stessa ragione per cui nelle maggior parte delle pubblicità per la strada puoi vedere una donna mezza nuda, o con uno sguardo e un'atteggiamento consoni solo al paginone di Playboy. Per la stessa ragione per cui esiste Playboy e per cui non vedi prostituti per la strada, ma solo ragazze. Per la stessa ragione per cui abbiamo la Carfagna. Devo continuare?

E qualcosa mi dice che, forse, se avessimo qualche donna a ricoprire importanti cariche politiche questo umiliante mercato della donna finirebbe. Se non per rispetto della donna, almeno per rispetto del presidente.

Injo ha detto...

@voixbasse: All'uomo non si da della "troia" per il semplice fatto che, visto come vanno le cose, sarebbe per lui un complimento. La donna deve ricoprire incarichi importanti nella politica, su questo non ci piove. Ma lo deve fare per le sue capacità, non perchè è d'obbligo a causa delle quote rosa o perchè sa maneggiare bene il coso di Berlusconi. Io non sono contro la donna, sono contro questo falso femminismo da campagna elettorale.

Unknown ha detto...

Da sempre le donne si fanno strada con le proprie capacità, non è questo il punto.

A scuola e all'università, in media le ragazze si impegnano più dei ragazzi e raggiungono risultati più brillanti, è un fatto. Stranamente questo non si riflette nel mondo del lavoro, pochissime donne occupano posizioni di potere. Mai sentito parlare del soffitto di cristallo?

Ripeto, per cambiare la situazione è necessario avere donne capaci in politica. E sì, dobbiamo obbligare gli uomini a farci spazio, perchè di loro spontanea volontà non si faranno mai da parte. Non è facile farsi prendere sul serio quando si hanno vagina e seno, te lo assicuro :P

Injo ha detto...

"è necessario avere donne capaci in politica."

Sono d'accordo. Purtroppo non mi sembra ce ne sia alcuna, nell'attuale governo e negli attuali ministeri. E anche dall'altra parte scarseggiano. Se cerchi le attuali componenti femminili del PdL, tanto per dirne uno, sono tutte truccate come le baldracce del più malfamato paese dell'est. Ci sarà un motivo.

Unknown ha detto...

E' vero, "ci sarà un motivo". Mi domando quale sia... voglio dire, chi mai sceglierebbe simili soggetti del sesso femminile, basandosi solo sull'aspetto fisico? Mmm.

:) ahah.
"Ci sarà un motivo." Dai, Injo! Chi le ha scelte, e perchè? Qual è il modello di donna scelto dalla nostra cultura?

Ops, sto tornando al mio primo commento... buffo, no?

Injo ha detto...

Ciò funziona perchè dall'altra parte c'è un certo modello maschile fallocefalo. Così come ci sono le donne a cui piace fare carriera mostrandosi nude sopra le date del mese di agosto (Onorevole Carfagna) ci sono uomini a cui questo piace. Così come ci sono donne serie (la minor parte), vi sono uomini (la minor parte) a cui il concetto precedente non piace.

Non che non approvi le tue posizioni, anzi, l'unica cosa è che credo che la politica del "diamo potere a questa donna solo perchè è donna" che vige al momento è una scemenza totale, l'assoluto contrario della meta di parità che si vorrebbe raggiungere. Per come la vedo io, se ci devono essere donne al potere per obbligo e a sceglierle è un uomo, allora verranno scelte quelle più comode per fare da slogan (leggi passive, malleabili e fisicamente attraenti). Se invece l'accesso al potere fosse libero totalmente, sotto criteri obiettivi (nel limite del possibile ovviamente), allora le vere donne, quelle meritevoli, andrebbero al potere.

Non so se sono riuscito a far passare il concetto, noto che non è affatto facile.

Unknown ha detto...

Okay, direi che siamo entrati in un loop ora :)
Comunque capisco cosa intendi dire e lo condivido, peccato ci siano voluti 6 commenti per raggiungere questa conclusione! E' stato divertente, btw.