sabato 12 dicembre 2009

Sulla durezza delle pene

Il massimo sforzo che riescono a fare autorità e governi italiani (e, credo, anche in tutto il resto del mondo) per debellare certi tipi di crimini è inasprire le pene. Inasprire le pene per la guida in stato d'ebbrezza, per la mafia, gli stupri, immigrazione clandestina, a seconda delle tendenze del momento. Non so con quale criterio attuano certi ragionamenti, queste persone. L'omicidio non è quasi mai premeditato, avviene sul momento per rabbia o non so che altro. A cosa serve inasprire la pena? Per reati di terrorismo o di mafia, tutti premeditati, a cosa serve inasprire le pene? Rischiare di prendersi 40 anni invece di 30 dovrebbe fare una significativa differenza? No, non la fa. Non ha alcun senso. Senza contare che i reati dovrebbero essere prevenuti ed è su questo che si dovrebbero concentrare gli sforzi, non su far stare i colpevoli chiusi il più a lungo possibile in una cella ad oziare tutto il giorno con vitto ed alloggio pagati dai contribuenti onesti (quelli non onesti non pagano le tasse, quindi non partecipano) per tutta la vita. Ma comunque il nostro ministro Angelino ha al momento altri progetti per quanto riguarda la giustizia, deve sfasciare il sistema come il più convinto degli anarchici. Sfasciare il sistema per salvare il suo burattinaio però.

1 commento:

Nubetossica ha detto...

Ragionamento correttissimo, ma per la prossima volta auguro meno ambiguità nei titoli: credevo fosse un post sul Cialis.