mercoledì 22 luglio 2009

Donne dirottate a destra

Volenti o nolenti, il femminismo è diventato un punto chiave che i partiti cercano sempre di fare proprio, affamati di consensi. Questo lo fa anche La Destra, partito neofascista vero cacciato fuori dai comuni, dalle province, dalle regioni, dal Parlamento e dall'Europa da elettori che hanno preferito votare per un neofascismo più blando e mascherato. Quindi La Destra crea un bel sito di riferimento per i suoi (quattro) elettori dove c'è proprio tutto, cartine, iniziative, schede dettagliate ed una grafica semplice, pulita, ordinata. Professionale. Quindi c'è un link nel menù a destra (e dove altrimenti?) con un link ad un altro sito: le donne de La Destra. Bene, c'è da pensare, una sezione dedicata alle iniziative a favore delle donne e bla bla bla queste solite scemenze elettorali. Invece cliccando si viene dirottati su un'altro sito con il logo fatto con Paint e compresso in jpeg ad una qualità oscena, il sito tutto storto con repentini cambi di colori e di font, sottolineature ovunque, loghi tutti di diverse dimensione impilati uno sull'altro alla meglio, tutto fatto in html, probabilmente da qualche principiante, con incorporato un sistema di news insomma, un sito tanto brutto che potrebbe quasi essere una pagina di myspace. È così che La Destra vuole fare parità tra sessi, dirottando le donne su un sito traballante. Poi si lamentano se le donne non li votano. Anche se forse il problema è un altro visto che non li vota nessuno.

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