domenica 5 luglio 2009

Confusione degenerativa

Lo scorrere del tempo è logorante. Davvero. Ancora non sono vecchio abbastanza per essere un malinconico, fatto sta che rimpiango il tempo passato da parecchio. Evidentemente ho una malinconia precoce. Il tempo assorbe le cose, più scorre e più il mondo accelera, tutto va di fretta, si prende prima mano con la tecnologia, si cresce prima, si tromba prima, si diventa stronzi prima e si muore dopo. Intanto in questo continua contrazione dei tempi naturali delle cose vanno assorbite e perse le piccole perle che rendevano le gioventù nel secolo scorso qualcosa di più di una mera sala d'aspetto per la maggiore età. Probabilmente anche gli anni in cui sono vissuto io erano già stati consumati da questa spirale autodistruttiva, ma le differenze sono comunque notevoli. I bambini di oggi non giocano più a nascondino, non giocano più a campana, non giocano più al lupo mangiafrutta ed alla strega-comanda-colore: oggi si gioca solo ai Pokèmon (niente contro i Pokèmon, anzi, se non avessero avuto una commercializzazione per un target così infantile sarebbe probabilmente ancora ora il miglior gioco della storia del videogioco). Qualcuno fra vent'anni saprà più cos'è la lira? Saprà più cos'è una valvola, cos'è il Linearama o come si fa un disegno con pastasciutta e porporina? Probabilmente no. Vanno perdendosi nelle pagine del passato le vecchie abitudini e tradizioni, ci stiamo trasformando in un grande popolo asettico ed incapace di trasmettere alle future generazioni la voglia di leggere, di capire, di imparare, di informarsi e d'istruirsi. Si perde tempo ad insegnare ai bambini la scala sociale dei sumeri ed alla fine del ciclo scolastico nessuno sa qual'è la scala del potere dei tempi moderni. Tutti sanno le date precise dei movimenti letterari ma nessuno mai ne leggerà. Tutti sanno applicare le formule delle materie scientifiche ma nessuno mai le capirà o le userà. Tutti sanno la storia ed i nomi del '900 ma a nessuno importa ciò che succede ora, nel nostro Paese, che va a rotoli come la pubblicità dei Rotoloni Regina (non finiscono mai). Amnesia. Lentamente saremo soldati. Freddi. Morti.


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