martedì 2 febbraio 2010

Occhi tristi e muso lungo

Il rispetto per i morti, il tabù dell'avvenuta tragedia. Non si può parlar male dei morti. Non si può scherzare sul razzismo, sull'olocausto, sulla pedofilia, sulle malattie, sui morti. Prendendo come spunto l'intervento di Massimo Gramellini a Che tempo che fa, interventi che generalmente mi piacciono, voglio parlarne un po'. L'argomento in questione era l'indignazione per una barzelletta stampata sul retro di una bustina di zucchero. Una barzelletta veramente politicamente scorretta, orribile, inumana, irripetibile e che non dovrebbe mai essere raccontata e non se ne dovrebbe ridere, dunque eccola qui: "Chi vince in una gara tra un tedesco ed un ebreo? Il tedesco perchè lo brucia in partenza." Bene, io ho riso, chissenefrega. Non una risata fragorosa, sia chiaro, ma mi ha messo di buon umore. E invece no, pare che non si possa scherzare su queste cose. Se uno è stato ucciso durante una guerra, settant'anni fa ormai, dev'essere protetto per l'eternità da possibili battute ed ironie. O forse bisogna solo aspettare che i loro corpi si siano raffreddati ben bene, e quindi è solo una questione di tempo? Niente battute su Giulio Cesare perchè è stato ammazzato? Censuriamo i Flintstones perchè fanno apparire i primitivi (morti, poverini) come degli sciocchi? L'indignazione televisiva su queste tematiche è veramente orrenda, sono sicuro che in un contesto differente chiunque ne avrebbe riso. O comunque l'avrebbe accettata per quello che è: una battuta. Non è un atto di negazionismo, non è un tentativo di rifondare il partito nazista o il partito fascista, cose che esistono davvero ma per queste nessuno si indigna, no, era una semplice battuta che, a prescindere che faccia o meno ridere, una battuta rimane. Non fa danni. Non fa vittime. È l'indignazione falsa del mondo televisivo solito insomma. L'indignazione alla Barbara D'Urso. O l'indignazione alla Alessandra Mussolini. Volevo chiudere con un qualcosa che potesse essere di risposta a tale atteggiamento falso, qualcosa su Micheal J. Fox a cui non interessa il gusto quando compra un gelato perchè tanto lo spargerà tutto in giro, o qualche nota sul fatto che i negri sono diversi dai copertoni perchè quando gli metti le catene non si lamentano, ma non sono riuscito a trovare qualcosa di adatto, quindi la chiudo semplicemente qui.

Nessun commento: