giovedì 4 febbraio 2010

Contro l'anarchia superiore

Per quanto mi dia fastidio ammetterlo, sono favorevole all'ultima riforma delle scuole superiori. Il governo l'ha fatta solo per tagliuzzare i fondi e cose solite di questo tipo, questo lo so e non l'approvo, ma il fine mi piace. Riorganizzare gli indirizzi delle superiori porterà finalmente un po' d'ordine nell'anarchico sistema rimasti in vigore fino ad ora. Cinquecento indirizzi liceali (la maggior parte dei quali differenti solo in un paio d'ore o nell'organizzazione delle medesime ore su anni diversi, tanti dei quali nati e sopravvissuti solo per ricevere certe sovvenzioni) mi sembrano fin troppi per una scuola che non insegna fondamentalmente niente. Il liceo è una scuola generalista che fa dello sterile nozionismo il suo punto chiave, quindi non vedo cosa ci sia da diversificare, alla fine. Potrei forse capire per istituti tecnici o professionali i quali, dando un'istruzione specifica in certi ambiti, necessitano di una differenziazione maggiore, ma per i licei, quelle scuole che all'ultimo anno insegnano come sono fatte le rocce ignee come momento di maggior importanza ed interesse, non mi sembrano particolarmente adatte alle suddivisioni. Il mio indirizzo sarà spezzato ed inglobato in due, ma poco importa. Finalmente una nota positiva in queste riforme continue del sistema scolastico atte a rosicchiare i fondi. Almeno una. Ora rimane solo da spiegare ai vari governi che il liceo musicale e coreutico non è un indirizzo degno della decenza. Capisco che la televisione è tutto un X Factor e Academy e Amici, ma la televisione non è l'Italia. Ne è un tragico ritratto, questo sì, ma le due cose non sono ancora esattamente identificate tra loro. Quindi vediamo di differenziare. Qui differenziare serve davvero, per una volta, vediamo di farlo.

1 commento:

SCIUSCIA ha detto...

Forse sono prevenuto, ma solo per il fatto che è stata fatta dalla Gelmini sono preoccupato.