lunedì 3 maggio 2010

#5 - Servimene un altro

Theo e Karath erano due fratelli nati e vissuti sempre sulla costa occidentale della Grecia. Theo desiderava esplorare quel mare immenso e viaggiare per terre lontane ma pensava fosse pericoloso e da irresponsabili, quindi era finito a fare l'imbianchino insieme a suo fratello. Un certo giorno di primavera i due stavano dipingendo il muro esterno di un palazzo. Il sole scintillava in cielo, fin troppo dato che Karath, accecato da quella luce, perse l'equilibrio e cadde dal ponteggio per quattro piani finchè la sua energia potenziale non raggiunse il minimo sul cemento sottostante. Inutile dire che era morto. Theo capì che si può morire anche facendo l'imbianchino, quindi, si disse, se proprio si deve morire meglio farlo facendo qualcosa di bello. Così Theo vendette tutto ciò che aveva e si comprò una barca a vela. Iniziò a viaggiare per i mari e giunse su diverse isole e penisole, tutte già abitate e colonizzate, quindi conobbe gente nuova ma che gli sembrava tutta uguale. Deluso tornò in Grecia, vendette la barca e passò i successivi dodici anni in un bar dal nome pieno di p e di k a bere finchè non lo trasportarono all'obitorio all'interno di un sacco nero.

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