lunedì 19 gennaio 2009

Il mio silenzio eloquente

Professoressa di Geometria mostra un foglio con scritte alcune ipotesi.
P.d.G.: Noi a lezione abbiamo parlato di un teorema di esistenza per funzioni su queste ipotesi.
Injo: Sì.
P.d.G.: Bene.
Injo: ...
P.d.G.: ...
Injo: ...
P.d.G.: ...
Injo: ...
P.d.G.: Allora?
Injo: Cosa.
P.d.G.: Me lo dimostri!
Injo: Ah.
Injo prende il foglio e se lo rigira in mano. Ricopia le ipotesi per non rimanere immobile senza fare niente e le contempla.
P.d.G.: ...
Injo: ...
P.d.G.: ...
Injo: ...
P.d.G.: Se non la sa mi faccia la dimostrazione di qualcos'altro sulla parte di algebra del corso.
Injo: ...
P.d.G.: ...
Injo: ...
P.d.G.: Ok, passiamo oltre.

Ed ora l'errore più grande che uno possa fare quand'è interrogato su un argomento che non sa e teme di compromettere l'esame. Un errore tanto facile da commettere quanto letale. Un errore che spesso non ti rendi conto neanche di commettere, te lo senti scivolare fuori dalla bocca e dopo vorresti prenderti a pugni nei denti.

Injo: No, aspetti. La so.

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