sabato 5 marzo 2011

Il porco delle donne

Con tutto questo zoccolame si parla tanto di dignità della donna. Niente di nuovo. Orde di donne invadono le piazze, protestano, reclamano, si indignano. Posso capire il loro sdegno, ma fino ad un certo punto. Una donna che si fa il culo per ottenere qualcosa si incazza se un'altra donna ottiene la stessa cosa facendosi fare nel culo. Posso capirlo. Ma non capisco lo sdegno improvviso, le manifestazioni di piazza. È sempre stato così, ci sono una miriade di donne pronte a giocarsi una determinata carta per avere accesso ad una via più rapida per il loro obiettivo (che generalmente sono soldi). Quante sono le partecipanti, ogni anno, ai concorsi di Miss Italia, Miss Mondo, Miss Universo? Le partecipanti alle selezioni di Veline? Tutte quelle donne in piazza dov'erano fino ad oggi? Si son svegliate di soprassalto con la notizia che al nostro benamato premier piace andare in buca dopo un bonifico e tutte si indignano. Ma tutte quelle che si svendono quotidianamente non le hanno viste? Indignate per le pubblicità dove per vendere un divano mostrano un culo, per vendere un'automobile mostrano una tetta. Quelle donne non le ha costrette nessuno eh. Non è che hanno puntato loro una pistola alla tempia costringendole a farsi fotografare in bikini mentre si limonano il cofano di una nuova utilitaria. No, l'ha fatto in piena coscienza ed è stata pagata profumatamente. Anzi, saranno arrivate a decine per farlo. Basta vedere Belen, mito delle folle. Non è bella, non sa cantare, non sa recitare, non sa nemmeno parlare ma ci ha costruito una carriera sul far vedere due tette e farsi pagare. Basta prendere una qualsiasi pubblicità della Tim (il regista credo sia lo stesso dei film di Rocco Siffredi). L'offerta di carne è ampia ed il mercato è sempre pieno di merce fresca.

Donna: Vuole fotografarmi nuda in cambio di soldi?
Injo: Sì.
Donna: Ma come si permette, lei svilisce il corpo delle donne.

Non ci si può indignare se, con tutte ste ragazze pronte a far proposte, ci siano uomini che accettano di buon grado il baratto. La manifestazione delle donne sull'argomento va più che bene ordunque. Ma non dev'essere una manifestazione contro l'uomo-porco che approfitta della donna il cui corpo è ridotto a merce di scambio. No, la manifestazione va fatta contro le donne - le altre donne. Ma è molto più facile incolpare l'uomo di maschilismo. Il maschilismo è il male e il femminismo è il bene. Meglio incolpare chi ha il cazzo.

Tizio: Ma sei uno sporco razzista!
Injo: Sì, ma non contro i negri. Io odio i bianchi.
Tizio: Allora va bene.

1 commento:

Giò ha detto...

Ha un suo senso ma il concetto di fondo non è condannare le donne che si prestano quanto la cultura, la comunicazione, la TV, la pubblicità, che continua a trasmettere questo modello a partire dalle nuove generazioni. La ragazzetta che vuole apparire in tivù a qualsiasi condizione, magari minorenne, è una vittima di questo 'sistema' e non l'artefice. Hanno questo come modello da perseguire.
Lorella Zanardo cui forse fai riferimento con il titolo del post e di cui ho letto i libri, lo racconta e rivendica molto bene.
my two cents
grazie
Giordano