domenica 6 marzo 2011

Demo

Si prenda un gioco di ruolo. Uno qualsiasi. Ogni gioco di ruolo è caratterizzato da statistiche che interagiscono in modo complesso tra loro e con gli eventi del mondo di gioco. Quando ci sono più di cinque statistiche generalmente mi perdo e non riesco ad ottimizzare la mia partita. Troppe implicazioni da valutare contemporaneamente. Cinque statistiche. Ora prendiamo la vita. Questa ha miliardi di statistiche perdipiù dinamiche, mutevoli, difficili da prevedere. In Italia ci sono sessanta milioni di persone che interagiscono ogni giorno, ogni momento. Miliardi di collegamenti ed implicazioni da gestire. Milioni di azioni contemporanee che comportano miliardi di conseguenze inanellate tra loro in un gigantesco albero che cresce in tempo continuo in conseguenze ulteriori e ulteriori e ulteriori. Io mi perdo con un giocatore e cinque statistiche. L'Italia è un MMORPG con sessanta milioni di giocatori ed una miriade di statistiche. Io faccio fatica ad ottimizzare la mia partita. Non so mai se scegliere la spada magica o il martello. Il martello fa più danni, sì, ma la spada magica fa danni addizionali da ghiaccio. E c'è una piccola probabilità che rallenti l'avversario. D'altra parte il martello funziona bene contro i non-morti. Come scegliere, come? In Italia le scelte da fare sono innumerevoli, l'economia, l'istruzione, la giustizia, i rapporti con l'interno e l'esterno, la mafia, la crisi, la cassa integrazione, il vincitore di Sanremo. Eppure, dopo una storia millenaria, l'essere umano pensa che tutte queste scelte e decisioni possano essere messe nelle mani di un singolo uomo, meglio se un bavoso settantenne. È questa la democrazia.

1 commento:

SCIUSCIA ha detto...

Ti prego di rispettare io mio diritto ad essere governato dall'espressione della maggioranza più brava a farsi infinocchiare.