venerdì 10 settembre 2010

Casual mente

Non so bene come funzioni la fisica quantistica, non ho mai avuto occasione (voglia) di approfondire. Quindi la scarto a priori dal mio discorso. Ciao. Ora: generando numeri casuali con un computer si vede benissimo che il caso non esiste. Certo, i numeri del computer sono generati tramite algoritmi deterministici quindi non sono realmente numeri casuali. Conoscendo i dati iniziali della macchina, potremmo prevedere il numero. Quindi ho cercato un esempio di casualità migliore. La classica moneta, il classico dado. Niente. Conoscendo tutti i dati (forza del lancio, rotazione, traiettoria, distanza dal tavolo, lunghezza della barba di Dio) è possibile prevedere esattamente l'uscita del risultato. Difficile ma possibile. Niente da fare, il caso non riesce a manifestarsi, ogni esempio che mi sovviene alla mente non è altro che una complicazione che richiede interminabili parametri (numero di giocatori, numero delle scarpe di Abramo, numero di partners di Paris Hilton) ma non arriva mai ad essere realmente casuale. Dunque la casualità è in realtà una parola atta a mascherare la pigrizia o l'ignoranza.

Qualcuno: Che giorno è oggi?
Injo: È casuale.
Qualcuno: Potresti guardare sul calendario?
Injo: Impossibile prevederlo.

Ma allora anche l'essere umano potrebbe essere come una macchina, un computer estremamente complesso e con un'estrema necessita di connettersi ad altri computer tramite connettori esterni ed apposite porte. Il nostro cervello potrebbe essere semplicemente una massa di istruzioni logiche che rispondono rigidamente ad un input esterno in modo predeterminato. Addio libero arbitrio, addio miracolo della vita. Il mondo sottopone a stimoli i nostri corpi, i nostri corpi comunicano con il cervello che reagisce in un modo difficile da prevedere ma comunque prevedibile una volta in possesso dei dati giusti e crea nuovi stimoli creando un loop infinito. Tutto quello che facciamo, abbiamo fatto e faremo è predeterminato dalla struttura logica del nostro cervello, struttura generata da fenomeni biologici avvenuti durante la nostra crescita e quindi determinati dalle rigide leggi della chimica e della fisica. Quindi cadono nel cesso tutte le teorie religiose. E con loro tutte le idee meravigliosamente ipocrite che un robot non potrebbe mai dipingere La Gioconda o comporre una sinfonia di Beethoven. Illusione. Sotto i giusti stimoli in input potrebbe fare questo ed altro. Costruire le invenzioni di Giovanni Muciaccia ed esempio. Giudicare razionalmente l'operato di Berlusconi ad esempio. Vorrei fare qualcosa di improvviso per stroncare questa teoria, ma qualsiasi cosa mi venga in mente è, appunto, generata dalla mia mente, quindi incluso nell'idea generale del discorso. E, grazie all'impossibilità di tornare indietro nel tempo, non è possibile vedere se lo stesso input può produrre diversi effetti nelle medesime condizioni. Una pessima notizia per chi crede di poter scrivere da sè il proprio destino, nonostante questa frase sembra presa da qualche manga. Siamo tutti particelle che fanno ciò per cui sono state programmate, magari siamo sottoprogrammi di un grande computer. Il computer di Dio. Che a quanto pare non ha neanche un misero antivirus. Ma c'è una notizia positiva: arrivare a superare il test di Turing sarà ora molto più facile.

1 commento:

Unknown ha detto...

Non so, però non è forse il caso la definizione umana di eternamente complesso? Alla fine il lancio della moneta è REALMENTE casuale, perché prevederlo è impossibile. Poi, se un giorno ci si arriverà.. Beh toccherà inventare un altro modo per giocare alla roulette russa.