venerdì 30 luglio 2010

Memoria piena

Ultimamente non è che io riesca a trovare grandi momenti di libertà. Le cose mi stanno cambiando attorno. Un tempo pensare di fare a meno del computer o di internet mi sembrava impossibile, ora per una strana combinazione di eventi spesso mi pare superfluo. Mi guardo attorno e ci sono solo romanzi, la mia chitarra impolverata, libri aperti con ogni oggetto possibile a fungere da segnalibro (tra l'altro ho avuto modo di constatare che se la preparazione di un esame opzionale richiede l'interpolazione di dati da cinque libri diversi, allora c'è qualcosa di profondamente errato nel piano di studi scelto), il computer sommerso sotto i libri insieme al cellulare che ogni tanto cerca di chiamarmi avvisandomi che la batteria è scarica, invano, introvabile. Ma ogni tanto dico basta, basta numeri di Betti e basta complessi simpliciali. Mi piacerebbe semplicemente passare qualche ora al computer come ai bei vecchi tempi, mettermi su un videogioco ed avvicinarmi di qualche passo alla mia ultima ora senza pensare a null'altro che non sia quale spada sia meglio, questa o quest'altra che è un po' più debole ma fa anche i danni da fuoco. O magari scegliere se sfondare lo sterno del PNG con un fucile o una granata. Qualcosa di semplice. Per questo talvolta mi trovo a guardare siti che, per così dire, offrono videogiochi. Ma tutto è cambiato da quando il videogioco era la mia attività principale (immediatamente prima di respirare e mangiare). Ora le uscite videoludiche sono tutte prese dai film o copie di giochi ormai antiquati. I soliti giochi dove si spara con la solita visuale in prima persona e le solite trentacinque armi tutte uguali perchè il realismo è tutto e le armi in realtà non è che sputano plasma o rilasciano mine inseguitrici ma poi puoi beccarti una granata in bocca senza morire perchè, alla fine, non può essere così realistico perchè è un videogioco. Poi ci sono le copie di Gta. I remake. I videogiochi orrendi presi dai film o dai cartoni animati senza un perchè. I seguiti di giochi che, a loro tempo, furono geniali ed innovativi ma che hanno paura di rinnovarsi e continuano a mantenere un gameplay obsoleto se non arcaico. I videogiochi che puntano tutto sulla grafica ultramoderna senza badare a spese in termini di requisiti (non ho ancora capito che abilità ci vuole nel costruire una grafica iperrealistica utilizzando sedici fantastiliardi di poligoni ed otto gigabyte di texture per modellare un singolo personaggio se poi ci vuole l'ultimo dei computer solo per aprire il menù principale) ma che non hanno un minimo di interesse in termini di giocabilità. Non c'è più nè la voglia nè la necessità di creare qualcosa di originale perchè ormai è diventato un campo di puro consumismo. Compri il cd (anzi, generalmente lo scarichi), lo infili nella consolle del cazzo di turno e il gioco parte, fico, strabello, wowissimo e tutto il resto. Non è più il tempo dei personaggi costruiti in 16x16 pixel con tecniche che tendo ad associare a pura magia, tanto sono fantastici i risultati. Il videogioco non è più una cosa impegnativa, non è più quella cosa che spingeva un bambino di otto anni ad imparare che prima di poter giocare doveva infilare quel quadrato nero nella fessura e digitare A:\setup.exe. In quei tempi che a dieci anni sapevi muoverti coi comandi Dos come fossero le pagine di un libro, dove trascorrevi le interminabili ore scolastiche aspettando di tornare a casa e, bam, digitavi C:\preist2\run.exe e ti trovavi davanti ad un cavernicolo disegnato con quattro pixel che ti faceva divertire per tutto il giorno. Ora il videogioco non insegna più nulla. I bambini o ragazzini attuali non sanno installare un gioco: basta inserire il cd. Non sanno crackare un gioco: c'è la modifica. Ma soprattutto non sanno incazzarsi davanti ad un Pc: non conoscono il Ctrl+Alt+Canc. E questo li porterà a grandi frustazioni. Quindi io mi installo i vecchi giochi di anni ed anni fa e ci gioco finchè funzionano ancora. E devo fare in fretta dato che ogni giorno che passa è un passo verso l'obsolescenza. Un passo atto a tagliare per sempre i grandi titoli dal presente: la compatibiltà dei nuovi sistemi operativi coi vecchi giochi si sta azzerando.

giovedì 15 luglio 2010

Hot sob

Sono così impegnato e così scoglionato dal caldo che non mi viene neanche da pensare cose sufficientemente sarcastiche da scrivere. Non mi piace.