domenica 31 gennaio 2010

Egoismo

Non voglio far niente per far evolvere la società. Perchè finchè la maggioranza è peggiore, io sembro migliore.

sabato 30 gennaio 2010

Prima del viaggio

Sono stanco di questa vita. Forse all'inizio era piacevole, addirittura eccitante, correre per il mondo dietro ai suoi bisogni, ma ora basta. L'amore da parte mia è stato istantaneo ed ancora oggi l'amo come il primo giorno, ma sono veramente sfinito, non posso più vivere così. So che la vita anche per lei è difficile, so che non è lei a volerla e farei di tutto per aiutarla ma ho bisogno di stabilità col sopraggiungere della vecchiaia. Non ho più il tempo di vivere per ritrovarla, voglio solo tornare al mio umile lavoro, vivere con lei in una casa semplice, passare del tempo con mio fratello e con la mia famiglia, niente di speciale. Ma c'è sempre qualcuno che me la porta via ed ogni volta riconquistarla è più dura fino a rischiare la mia stessa sanità. L'ho fatto per tutta la vita, quand'eravamo insieme mi chiamava eroe per questo ma, mamma mia, durava sempre così poco... era impossibile stare insieme. Non ne posso più di questa vita ma sento che un dolore ancor più profondo mi colpirebbe se non la inseguissi di nuovo in capo al mondo per strapparla dalle mani dell'ultimo che me l'ha portata via. Perchè sì, l'amo come il primo giorno ed ogni minuto lontano da lei renderebbe i miei giorni ancor più infernali di come saranno i giorni della cerca. E così, ancora una volta, devo partire e camminare, camminare, camminare... prego solo che finisca in fretta. Spero di trovare qualche stella sul mio cammino in grado d'aiutarmi. Spero di riuscire a schiacciare ogni ostacolo. Sì, devo partire. E so che alla fine partirò ogni volta, come questa, perchè per lei farei di tutto, ma sono davvero stanco d'esser chiamato eroe. Voglio smettere di essere super.

Mario

venerdì 29 gennaio 2010

Strisciami questo

Il mio orario di cena non è televisivamente coperto. Ovvero dalla fine dei Simpsons all'inizio della prima serata vi è un buco in qui non vi è assolutamente nulla. A causa di ciò, mia mamma vuole guardare Striscia la Notizia. Lo odio con tutto il cuore. Oltre ai vari eccessi di buonismo, il cagnolino del cazzo sempre in primo piano, le battute di Greggio che mi strappano un lustro di vita ogni volta (uno che sta nel mondo della "comicità" da più di trent'anni dovrebbe ormai aver capito quali sono i tempi comici, quali battute non fanno ridere e cose del genere, ma evidentemente non è così), inviati come l'imitatore di Vespa che ogni volta che lo vedo mi imbarazzo io per lui e per quelli che gli stanno intorno, oltre a questo, dicevo, noto che vi è un altro problema di fondo. Il problema è Ricci. No, non sto parlando del suo pessimo gusto per le veline bionde (non ne inzecca una anche solo vagamente carina dai tempi della Corvaglia) o del fatto che ha standard per le veline brune troppo rigidi (guardatevi le ultime e vedrete che sono tutte uguali) o ancora del pessimo gusto in fatto di battute o scenografia, no. Ricci è una persona orribile ed arrogante. Basta vedere che sono sette anni che si accanisce contro Affari Tuoi solo perchè questo ha avuto la sfortuna di essere nella sua stessa fascia oraria ed aver avuto un buon seguito da parte del pubblico. Poi si è accanito contro Gad Lerner perchè ha fatto qualche commento sul dubbio scopo di affiancare due ragazzine semivestite a Greggio e relativo partner. Guardate come sono spontanee nella loro replica: link. Si vede proprio che è il loro pensiero, mica è stato scritto da Ricci. No. Non si vedono gli occhi che scorrono sul gobbo. E non si nota neanche la comicità che non fa ridere tipica di Ricci. No. Assolutamente. Fatto sta che ora si accanisce contro TV Talk, programma di Rai Educational che prende in esame la settimana televisiva e la analizza, e lo fa perchè ha osato criticare la sua trasmissione. Con ottimi argomenti, tra l'altro. Il tenore della discussione si è spostato sull'insulto velato in risposta alle critiche. Classico di Ricci. Com'è classico fare l'uomo di satira quando non tocca Berlusconi manco con una rosa. E tutti i giorni ha a disposizione questo fucile mediatico da puntare sul nemico di turno, a suo piacimento. Basta vedere come si è concluso il processo di plagio del Gabibbo per capire che c'è qualcosa che non va, qualcosa che veglia dall'alto e gli permette tutto. Prima Ricci afferma di essersi ispirato a Big Red, poi quando scatta la denuncia lui ritratta e vince pure. Fatto osceno, dato che i due pupazzi che sono identici ed il Gabibbo è arrivato dieci anni dopo Big Red. Quindi, o Ricci l'ha copiato e poi ha utilizzato qualche strana conoscenza per vincere il processo, oppure il Gabibbo non è stato copiato e Ricci è in possesso del motore ad improbabilità infinita.

giovedì 28 gennaio 2010

Astrusa astronomia

L'astronomia è stata una delle prime scienze a svilupparsi. Effettivamente è troppo splendido vedere l'immensità del cielo ed osservare queste sfere luminose che si muovono al suo interno per non chiedersi come funziona. Oggi l'astronomia è diventata una scienza affermata come tante altre ma a parer mio è ancora lungi dall'essere realmente attendibile. Si pensi alla fisica: se voglio studiare gli effetti della gravità su un oggetto che cade posso fare teorie, verificarle e perfezionarle sulla base del fatto che posso far cadere un oggetto miliardi di volte modificando tutte le variabili in gioco (peso, forma, altezza, eccetera). Nell'astronomia no, non puoi far girare la Terra attorno al Sole e vedere cosa succede cambiando le variabili, devi basarti solo su quello che accade e quando accade. Senza contare che i tempi astronomici sono enormi. Si stima che l'universo raggiunga circa i 14 miliardi di anni e noi osserviamo il girare della Terra attorno al Sole da circa 2000 anni o poco più. Tremendamente poco. Sarebbe come cercare di ricavare le leggi della gravità osservando la fotografia di una mela che cade. Potrebbero esistere effetti latenti che non abbiamo ancora osservato. Matematicamente non è difficile trovare relazioni che esplodono dopo tempi enormi rimanendo talmente piccole prima di tali tempi da essere praticamente non misurabili dalle strumentazioni.

Quindi da un momento all'altro la Terra potrebbe schizzare via nell'universo spinta da una forza sconosciuta o tutto potrebbe collassare in una massa puntiforme in quattro e quattr'otto. Magari è proprio il tanto atteso 2012 il punto di rottura. Maledetti Maya, sapevano tutto con la loro matematica di linee, puntini e conchiglie. Allacciate le cinture.

mercoledì 27 gennaio 2010

Tre prove contro l'esistenza di Dio (e tre a favore)

1: La prova matematica.
Se Dio fosse tutto sarebbe in grave contraddizione con se stesso, poverino. L'idea è più o meno questa: essendo un insieme diverso dagli elementi che esso contiene, allora un insieme non può contenere se stesso come elemento (si può contenere come sottoinsieme, ma allora non sarebbe un elemento). Allora non può esistere l'insieme degli insiemi. Questo perchè l'insieme degli insiemi è un insieme e dovrebbe stare nell'insieme degli insiemi ma essendo lui stesso l'insieme degli insiemi non può stare nell'insieme degli insiemi rendendo in realtà l'insieme degli insiemi non tale ma bensì l'insieme degli insiemi meno l'insieme degli insiemi. È una cosa illuminante, no?
2: La prova storica.
Quando è stata scritta la Bibbia lo sviluppo dell'uomo era ancora piuttosto minimale (il massimo della tecnologia erano le reti da pesca e le culle a forma di mangiatoia) e quindi si parla solo di cose piuttosto semplici. Se Dio esistesse e fosse onniscente avrebbe visto che oggi, nei primi anni del terzo millennio, c'è un gran casino nell'interfaccia religione/tecnologia dato che questa non è regolamentata dalla Bibbia. Quindi, se Dio fosse stato in grado di vedere ciò, avrebbe evitato il problema mettendo qualche postilla nel suo libro sacro sulle future tecnologie e cose del genere. Quindi, o Dio non esiste o comunque non è onniscente. In entrambi i casi Dio non sarebbe Dio.
3: La prova biologica.
I grandi uomini muoiono presto e gente di dubbio valore arrivano a livelli di vecchiaia inimmaginabile. Una per tutte, Andreotti ha da poco fatto i 91. Quindi non c'è alcuna giustizia divina, in questo senso. Senza contare poi molti altri aspetti della vita. Se Dio avesse voluto farci vivere bene (in fondo saremmo i suoi animaletti domestici) avrebbe creato la nostra lingua in modo da rendere orribile il sapore di ciò che fa male alla salute ed ottimo il sapore di ciò che fa bene. Invece è tutto al contrario, basta sentire che razza di odore fanno i cavoli o gli asparagi.

1: La prova filosofica.
Basta analizzare il seguente sillogismo: 1) Dio è credere 2) Credere è esistere 3) Dio esiste.
2: La prova statistica.
Mediamente tutti sono battezzati, cresimati e comunicati, praticamente tutti fanno matrimoni e funerali in chiesa. C'è gente che per la religione si fa ammazzare, gente che si ammazza di sua spontanea volontà, gente che muore per rifiutare le trasfusioni, gente a cui amputano un pezzo di pene, o le mani, o sfigurano il viso. C'è gente che spende un mare di soldi per vedere un vecchio dall'abbigliamento appariscente dire ovvietà dalla sua finestra. E ciò avviene da millenni. Tutta questa gente crede in un certo dio (uno ad arbitrio) e partecipa alle cerimonie della religione scelta. Mi vorreste far credere che tutti questi si stanno sbagliando?
3: La prova fisica.
Quando si lavano i pavimenti, l'acqua evapora anche se la temperatura dell'ambiente è di molto inferiore ai 100°C. Può la vostra fisica spiegare questo? Eh? EH? È senz'altro un miracolo.

mercoledì 20 gennaio 2010

Il mio teorema

Injo: ...e praticamente c'è questo teorema che bla bla bla.
Prof: Ma non è mica vero, questo se l'è inventato! È diventato matto?
Injo: Evidentemente sì.

Non vedo come potrebbe essere altrimenti, d'altronde.

lunedì 18 gennaio 2010

Strategie commerciali

Credo ci siano degli indicatori precisi, caratteristiche che ne identifichino univocamente altre. Ad esempio, le donne che comprano i giornali tipo Donna Moderna o Vanity Fair sono frivole. Non quelle che lo leggono, perchè può capitare di leggere la prima cosa che capita a tiro, ma quelle che lo comprano, ovvero spendono i soldi perchè voglio proprio leggerlo, beh, quelle sono frivole. Non vedo che altro. Che poi, tra l'altro, io non ci capisco niente di pubblicità, ma non capisco una cosa delle riviste. Ecco, ad esempio.


Cosmopolitan è uno di quei giornali indice di frivolezza, se acquistati, compare dei precedenti. Ora, ripeto, io di pubblicità e marketing ci capisco poco, fortunatamente, ma non capisco dove voglia puntare una tale copertina. Mi spiego meglio: generalmente uno in una copertina esprime la massima cosa che può attrarre il pubblico che vuole indurre all'acquisto. Un libro fantasy avrà sicuramente un inflazionato drago con lanciafiamme in gola sulla copertina perchè quel pubblico è incondizionatamente attratto da una figura del genere. Sulla prima pagina de Il Giornale ci sono sempre titoli arroganti dai quali traspare ignoranza e maleducazione, ovvero il miglior modo per interfacciarsi con il tipico lettore de Il Giornale. Le copertine di Playboy sono di questo tipo.


Questo perchè Playboy deve attrarre un certo tipo di target, ovvero l'uomo sulla cinquantina che se lo sfoglia tutto in macchina prima di ripartire dall'edicola o il ragazzetto quattordicenne che deve far vedere quant'è uomo agli amichetti. Un'immagine, un obiettivo. Chiaro. Ora, non so quale tipo di donna sia attratta da Jessica Alba in quei vestitini striminziti, o meglio, so che tipo di donna lo è, ma dubito che sia il solo target a cui punta Cosmopolitan. Dovrebbe puntare a tutte le donne, quindi forse farebbe meglio a pubblicare come copertina una bella foto di qualche uomo con la tartaruga sul davanti, magari in bianco e nero e un po' unto (quando sono unto io mi dicono sempre di lavarmi, strano come funziona il mondo), specie dopo aver constatato quello che sarà detto in seguito in una nota a piè post. Uno di quei tipi da pubblicità di un profumo o di un gioiello, per capirci, quelli con lo sguardo vitreo. Invece ogni giornaletto frivolo di questo tipo ha solo donne dai vestiti striminziti sulle copertine, compresi quelli per ragazzette che regalano il rossetto alla fragola e ti spiegano che no, quella non è una piaga, e no, non hai urgente bisogno di punti di sutura. Ma immagino che abbiano la loro strategia commerciale, in fondo. Altrimenti tali giornali sarebbero comprati solo da donne frivole. Ah già.

Nota: A parer mio se la donna vuole esser trattata col rispetto che le compete dovrebbe avere un certo atteggiamento. Durante il componimento (o la composizione) di questo post mi sono accorto che la situazione sta degenerando più del dovuto e più di quanto credessi. Se io volessi esser trattato come un adulto smetterei di ciucciarmi il pollice, ad esempio. Se io volessi esser trattato come un gattino, eviterei di antare all'università ed inizierei a miagolare, ad altro esempio. E se io fossi una donna che non vuole essere considerata una mignotta (scusate il termine arcaico, intendevo una escort) allora eviterei di comprare, supportare, leggere giornali di questo tipo. Su tutte le copertine, sempre e univocamente. Ed è solo la prima pagina di ricerca, le seguenti sono simili. Sarà che sono un tipo all'antica. O più semplicemente vecchio.

domenica 17 gennaio 2010

L'incredibile culto

Ho idee talvolta strane, talvolta incomprensibili, talvolta impopolari. Pazienza. Vorrei avere una motivazione a tutto ciò ma non saprei spiegarlo, è così e basta. Purtroppo però a questo mondo chiunque ha un'idea fuori dall'ordinario viene guardato con supponenza come a dire "se tutti la pensano in quest'altro modo, ci sarà un motivo". Bah, il popolo è bue, penso di averlo già affermato, ma ribadisco. Il popolo è bue. Se la maggioranza fa qualcosa, probabilmente è la cosa sbagliata. Se tu fai parte della maggioranza, inizia a preoccuparti. Se le strane idee e convinzioni nascono dalla tua personale visione del mondo e da una tua personale ideologia, nessuno potrà comprendere fino in fondo. Soprattutto perchè nessuno lo vuole. È socialmente accettato che qualcuno si faccia mutilare il pene, si faccia esplodere o non provi mai i piaceri della carne (quella di suino, intendo) perchè son cose scritte in un libro da qualcuno vissuto qualche millennio fa in una terra che non si saprebbe nemmeno localizzare su una cartina geografica. Allora sì, libertà di credo per tutta questa gente. Che credano pure che tagliare un pezzo del loro pene gli fornirà una vita migliore. Che credano pure che vivere senza assaggiare le salcicce sia davvero vivere. Che rifiutino pure le trasfusioni in punto di morte. Ma poi se viene uno che ha un'idea diversa perchè la crede lui e l'ha elaborata sulle sue esperienze invece di farsela comandare da un presunto dio tirannico, onniscente e permaloso (ufficialmente, in realtà è sempre l'antico scriba di prima) allora è un idiota, forse uno stramboide. Ma certo, perchè mai farsi delle idee proprie quando ci sono pacchetti di idee e dogmi già preconfezionati, testati nei millenni e socialmente accettati? Perchè complicare sempre le cose? L'unica possibilità che ho è fondare il mio personale culto e far sì che le mie idee diventino quelle professate dal libro sacro di questo. Così potrei proteggermi dietro alla libertà di culto e all'attenzione sociale data alle minoranze culturali. E magari fare qualche regola che imponga agli altri qualche strana ed imbarazzante pratica quando sono in mia presenza. Così, per evitare di avere troppa gente intorno. E anche per dare un po' fastidio.

sabato 16 gennaio 2010

Il mio inverno

Per essere inverno non fa per niente freddo. Talvolta lo sento nelle ore più buie, all'aurora, ma non è come lo ricordavo negli anni passati. Nonostante abbia nevicato come mai negli ultimi dieci anni, vabbè, non fa freddo. O magari sono io che ho talmente la mente occupata da altre cose che non ci faccio caso. Sarebbe l'ultima cosa rimasta da perdere visto che il senso del tempo, ad esempio, l'ho già perso e il senso dello spazio è svanito da parecchio. Col trasloco sono stato più che nomade nel cercarmi ogni sera un nuovo letto, una nuova stanza, una diversa città. Ma ora, ora che lo spazio se n'è andato anche il tempo mi sta lasciando. I ritmi della veglia si fanno più irregolari di quanto non lo sono mai stato e dormo solo per sentire il calore delle coperte di notte. Sì, nelle notti ancora lo percepisco, il freddo. Ma anche questo non sempre basta, mi trovo a passare settimane a dormire dalle tre alle quattro ore per notte. Non perchè mi piace fare le ore piccole, che fa tanto cool, è così e basta. E non è nemmeno insonnia, quando mi appoggio sul letto mi addormento come una roccia quasi subito, sempre per una questione di ottimizzazione dei tempi, e quando mi sveglio troppo presto le palpebre mi pesano. Ma solo per i primi momenti, poi passa. Il riempisi la testa di cose, giornate tutte uguali, tra quattro mura e trenta pagine mi infuoca gli occhi e mi unge i capelli, mi affatica lo sguardo e non mi viene neanche lo stimolo di cucinare, mangio frutta. Ho smesso anche di comprare le mele che è troppo complesso, devi stare li a lavarle, tagliarle, rosicchiare il torsolo e tutte ste cose, no, punto sulla sostanza, banane, mandarini, roba che si sbuccia anche con una mano sola. Ed abbondante thè, sono diventato un assiduo frequentatore della tazza. Così quando riesco a ritagliarmi qualche istante di libertà prima di accorgermi che sto sprecando tempo quando dovrei fare ben altro, decido di scrivere queste quattro righe, ma è troppo tardi, ho richiamato la mia attenzione su quello che dovrei e non dovrei fare, e così come spesso accade concludo un fiume di parole non rilette e pubblicate che parlano parlano e non dicono niente. E non può essere solo colpa dell'inverno.

martedì 12 gennaio 2010

Esplosioni nel cielo

In principio sugli aerei ci salivi solo con le armi, visto che erano ad esclusivo uso militare. Poi hanno iniziato a vietare le armi. Poi hanno iniziato a vietare i coltelli. Poi gli oggetti contundenti. Poi le forbicine per le unghie, le bottigliette d'acqua, i cottonfioc. All'ingresso in aeroporto ora ci si deve sottoporre ad un'ispezione completa di tasche e cavità corporee. Mi chiedo veramente se ci sia qualcuno di coloro che decidono queste "norme di sicurezza" che crede veramente alla loro efficacia. Ora propongono di fare una Tac ad ogni passeggero con un notevole spreco di tempo e denaro (già la puntualità non è il loro forte) con l'ovvia conseguenza che verranno semplicemente escogitati nuovi metodi per lasciar passare armi o oggetti, mi infilo un fucile a canne mozze in gola o una granata nel culo. Per fortuna il Bodyscanner o come si chiama è momentaneamente intralciato dalle regole sulla privacy e sulla possibile pornografia e pedofilia. Non si sa mai che ci sia qualcuno che trova eccitazione sessuale nell'osservare un'ecografia, specie dopo che ne vede per otto ore al giorno tutti i giorni sul lavore. E non sarebbe comunque più pornografico dei balletti delle veline o qualsiasi altra trasmissione Mediaset. Comunque non c'è modo per contrastare certe volontà criminali, soprattutto se l'idea è quella di agire tramite inutili scannerizzazioni. Anche perchè, fortificando sempre più la porta finirà che qualcuno prima o poi entra semplicemente dalla finestra. Penso all'impresa di pulizie che può fare accordi con terroristi, con gli smistatori di bagliagli, eccetera eccetera. Che poi, chi crede veramente che tali metodi ridurranno i tentativi di terrorismo dovrebbe provare ad utilizzare il cervelletto (anche loro lo hanno, incredibile ma vero) e capire che non c'è bisogno di un lanciamissili per dirottare un aereo. E neanche di una pistola o di un coltello. No. Basta un qualsiasi oggetto. Non mi fate portare oggetti? Bene, bastano le mie mani. Pestare a sangue una persona è piuttosto facile anche a mani nude e minacciare diventa piuttosto efficace dopo un buon pestaggio. Chissà, magari si inventeranno ora di legare con le cinghie ogni passeggero al suo posto o stordirlo con qualche droga. Io lo spero, anche perchè l'alternativa sarebbe che gli venga in mente ti tagliarci le mani.