martedì 11 agosto 2009

Tre, a sure island

Quando ebbi l'interessante idea di abbonarmi ad Alice Flat (ormai sembra passato un secolo) i problemi furono una miriade, come tutti quelli che ci provavano in quei tempi. Si era agli inizi, il sistema era ancora bello traballante. Mi son dovuto far inviare tre modem prima di riceverne uno non rotto (tra l'altro me ne hanno mandati tre di tre diverse marche) e anche dopo aver avuto quello funzionante la connessione cadeva continuamente. Dopo aver martoriato il call center ogni giorno ad ogni ora (avevo il 187 come chiamata rapida al tasto 1 nel cellulare) la connessione iniziò a funzionare bene. Certo, una volta ogni bimestre misteriosamente spariva e dovevo reiniziare a chiamare il call center furiosamente.

187: Posso esserle utile?
Injo: La connessione non funziona. Di nuovo.
187: Adesso controllo e sistemiamo al più presto.
Injo: Entro quanti giorni tornerà attiva?
187: Giorni?

L'unico metodo per ricevere assistenza rapida era minacciare di disdire il contratto. A quel punto tutti abbassavano le orecchie, ti facevano parlare col capo che ti supplicava di ripensarci, dai, non disdica l'abbonamento. Il tecnico arrivava in zona in 24 ore lavorative e sistemava quel che c'era da sistemare e veniva personalmente ad avvertirti tenendo il cappello stretto tra le mani e chiamandoti signore per poi congedarsi camminando all'indietro per non dare le spalle. Alla fine il sistema di Alice prese a funzionare e i problemi sparirono improvvisamente. Connessione veloce, efficente, semplice da configurare. Ma siccome è tutto troppo facile ora, dopo il trasloco, mi trovo con la connessione 3. Ora, sappiamo bene che la 3 è abituata ad avere come cliente medio l'adolescente che riesce a sfruttare le promozioni "1000 sms 30 ore" alla settimana lamentandosi pure che gli sms, alla fine, erano pochi. La cosa mi puzzava. E mi puzzava anche per il fatto che la connessione arriva tramite una ben poco affidabile chiavetta infilata in una porta USB. Ho già espresso in precedenti post il mio disappunto su quest'aspetto di falsa mobilità. Beh, sostanzialmente nei primi tempi la connessione si prendeva solo nei punti più improbabili (sulle scale, sul terrazzo, sul water anche se effettivamente questa risultava piuttosto comoda). Poi ha iniziato a funzionare decentemente in tutte le aree della casa racchiuse da non troppi muri (che seccatura abitare in una casa con i muri) ed il mio astio trovò riposo. Fatto sta che è dalla fine di luglio che non funziona più. La chiavetta si connette immediatamente anche nei posti più improbabili per scalarmi i minuti che ho a disposizione ogni mese (l'ultima volta l'ho vista scivolare autonomamente all'interno della porta USB e tentare la connessione. per fortuna non sapeva la password.) ma la connessione non funziona. Il download rate è talmente basso che le statistiche del software della 3 lo arrotonda con 0.00 KB/s (il software è così curato nei minimi dettagli che la grossa icona presente che dovrebbe indirizzarti al sito in realtà apre una pagina inesistente). Ogni tanto ha mistici picchi a 160 KB/s e questo ti permette di caricare la Homepage (Google) e poi muore di nuovo. Il primo tentativo di ricevere supporto è stato andando ad un Centro Tre indicato sul sito ufficile come centro di supporto tecnico certificato.

Injo: Ho un problema con la connessione internet tramite chiavetta 3.
Centro Assistenza: E ma io cosa ci posso fare?
Injo: Aiutarmi a risolvere, ad esempio.
Centro Assistenza: No, no, io non so niente.
Injo: E chi lo deve sapere?
Centro Assistenza: Il mio collega forse sa qualcosa.
Injo: Quando posso trovarlo?
Centro Assistenza: Eh, boh.

Andiamo oltre. Chiamare il 133 è inutile in quanto non permette in nessun modo di parlare con un operatore ("Se vuole scoprire tutte le nostre promozioni, prema 1. Se vuole lasciare elogi al nostri fantastici servizi, prema 2. Se vuole supporto tecnico relativo a malfunzionamenti dei nostri servizi, prema il bottone rosso per terminare la chiamata.") quindi si è optato per l'email il cui invio richiede un tempo dai 25 ai 45 minuti, con questa connessione. La risposta firmata da un fantomatico Riccardo ma che ha tutta l'aria di una risposta automatica mi chiede di elencare una mole di dati incredibile di dati tra cui il gruppo sanguigno del mio nonno paterno ed il colore del cavallo bianco di Napoleone.

Supporto Tecnico: Che browser usa?
Injo: No, non ha capito: non funziona proprio niente.
Supporto Tecnico: Sì, ma che browser usa?
Injo: FireFox.
Supporto Tecnico: ...fairfoche?

Supporto Tecnico: Data e ora del tentativo di connessione fallita?
Injo: Sempre.
Supporto Tecnico: No.

Bene, invece di rispondere con tutti quei dati il tentativo è di inviare una nuova email, cambiando l'oggetto tra quelli preselezionati. Magicamente ottengo una nuova risposta, differente dalla precedente (allora forse Riccardo esiste davvero). Mi viene indicata una email relativa al supporto tecnico per le chiavette internet ed un numero verde, finalmente un numero di telefono con interlocutori umani. Preso dalla foga mi precipito al telefono col cuore in gola, emozionato. Compongo il numero verde e una voce elettronica mi comunica che il numero non esiste o non è attivo. Mi trattengo dal sbattere con tutta la forza che ho in corpo la faccia contro la parete e cerco un contatto tramite la nuova email. Notare la preziosa perla di registrare un servizio via email di supporto tecnico per coloro a cui non funziona la connessione. Geniale, da Nobel. Prevedibilmente nessuno mi caga. Provo stremato a chiamare per un'ultima volta il 133 (la prima chiamata la indirizzo erroenamente al 113, scusate ho sbagliato numero) nella speranza remota di parlare con un operatore che non sia un robot dagli strani accenti pieno di musichette sintetizzate. Niente, non si può. A sto punto credo che anche riuscendo a contattare sta gente otterrei poco aiuto.

CallCenter: Il computer è acceso?
Injo: Sì.
CallCenter: La chiavetta è collegata?
Injo: Sì.
CallCenter: Ha cliccato su connetti?
Injo: Sì.
CallCenter: Allora proprio non lo so, dev'essere un'anomalia...

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