mercoledì 24 settembre 2008

La vita è un inferno

Solo che oggi fa freddo.

lunedì 22 settembre 2008

Mondo cane

Pare che a Hollywood vadano di moda i cani (fonte: Ansa.it). Non capisco tutto questo clamore. Cinecittà sono anni che sforna telefilm con dei cani d'attori ma nessuno ne ha mai parlato.

martedì 16 settembre 2008

domenica 14 settembre 2008

Il ritorno dei secoli bui

Il periodo buio è stato il momento più basso del Medioevo. L'ignoranza dilagava, la superstizione andava per la maggiore e cultura e scienza si sono congelati, se non regrediti. Eppure, come in tutte le situazioni, qualcuno ne trasse giovamento e potere. Perchè, quando l'ignoranza è il massimo comune denominatore delle folle, queste sono pronte a credere a tutto come una grande macchina autoalimentata, supestizione genera superstizione. Oggi purtroppo non è più così. La povertà è stata limitata nella maggior parte dei paesi occidentali e tutti continuano a voler studiare per far estinguere una volta per sempre l'ignoranza. Pazzi! Non lo dico io, lo dice colui che ha il potere dell'infallibilità, colui che ha il potere di avere oltre due miliardi di persone che pendono dal suo labbro inferiore. Sì, sto parlando proprio del nostro migliore amico: il Papa. È in questo periodo in Francia a fare la sua prima visita in veste di capo religioso. Purtroppo, come spesso accade, ha avuto la pessima idea di parlare. Poteva mangiarsi una baguette con del brie, poteva farsi una visita alla Tour Eiffel, poteva sorseggiare champagne brindando al suo successo. E invece no, ha deciso di parlare. Ha preso fiato e sorridendo ha lanciato sui francesi e sul mondo una delle sue perle più preziose. Fuggite dagli idoli, ha detto, dagli idoli di denaro, potere e sapere che allontanano l'uomo dalla felicità (fonte: Ansa.it). Fantastico. Il ritorno a povertà, sudditanza ed ignoranza sarebbe per lui un incontro alla felicità.
Che poi, a pensarci bene, tutto ciò è cacofonico. Invoca la povertà colui che ha gioielli che da soli risanerebbero l'economia mondiale. Demonizza il potere colui che è a capo della setta religiosa più grande e spietata di sempre. Vuole allontanarsi dal sapere lui, teologo, ex-ordinario universitario, plurilaureato. Sono convinto che nessun adepto cristiano ha neanche sentito queste enormi balle catastrofiche uscite dalle sue vecchie e secche labbra e questo non intaccherà minimamente la sua popolarità a la credibilità tra coloro che hanno i paraocchi. Lui è infallibile, d'altronde. È il canale di comunicazione con Dio, mica un semplice vecchio messo lì da altri vecchi. Sono eventi come questi che bramo. Eventi che mi fanno capire che la mia mente è aperta e che non sono accecato da utopiche paradisiache visioni. Grazie a Dio.

giovedì 11 settembre 2008

Il mio quarto d'ora

Si dice che in un futuro ormai prossimo ognuno avrà i suoi 15 minuti di notorietà. Ed è vero, ormai grazie ad ci vuole un nulla a diventare popolari e chiaccherati ovunque. E ci vuole ancora meno ad essere completamente dimenticati e rimossi. Ne è testimone anche il recente fenomeno del buco nero. Tutti ne parlavano ed ora, tempo un paio di giorni, nessuno se ne ricorderà più.

Buco Nero: È già terminato il mio momento di gloria.
Chuck Norris: Eh sì, prima o poi passa per tutti.
Lugaresi: Non dirlo a me, guarda...

mercoledì 10 settembre 2008

...nell'acqua

Si temeva che sarebbe crollato l'equilibrio del nostro universo mentre l'unica cosa che è crollata è stato il server dello streaming del CERN. Era d'altronde prevedibile che queste teorie sui fisici che vanno a svelare ciò che Dio vuole mantenere segreto non erano poi così fondate. Anche il Papa si sbaglia, ogni tanto.
Devo ammettere però di essermi un po' agitato, stamane. Convinto che il mio esame fosse oggi, stamattina mi sveglio realizzando che oggi non poteva essere Giovedì 11 Settembre. Quindi tutto tranquillo mi alzo e faccio colazione. Guardo l'orologio del cellulare e vedo la data: Giovedì 11 Settembre. Oh cazzo, è stato il primo pensiero, quei mattacchioni dei fisici hanno acceso prima l'LHC e hanno fracassato lo spazio-tempo. Perchè non ascoltano mai la parola del Vaticano, quei miscredenti? Controllando quindi la data all'orologio del computer realizzo che oggi non è Giovedì, come pensavo. E realizzo che è ora di cambiare cellulare.
In sostanza la fine del mondo non è arrivata e tutto sta tornando alla normalità, nessuno si interessa più di fisica, il server dello streaming del CERN conta i soliti quattro visitatori (di cui uno è il bot di Google) e i telegiornali hanno smesso di parlare di questi noiosissimi buchi neri per tornar a parlare dei classici buchi delle veline. Il solito trantran, insomma. Qualcuno dice che i veri esperimenti pericolosi per l'integrità universale saranno il 21 Settembre ma a questo punto basta, i fisici del CERN hanno avuto la loro possibilità per distruggere l'universo e non ci sono riusciti. Fine, lasciate provare qualcun'altro.

Parte il countdown per il 2012.

martedì 2 settembre 2008

Un grosso buco...

Di esseri pericolosi sulla nostra cara vecchia Terra ce ne sono a bizzeffe, assassini, stupratori, rapinatori, cardinali, vallette. Gli scienziati sono i peggiori. I fisici soprattutto. Come l'Uomo Ragno ci insegna, metter mano troppo in là nei territori della fisica non può fare altro che creare mostruosità e pericoli. Ora questi pericoli per l'integrità del mondo si sono messi in testa di ricreare le condizioni dei momenti immediatamente successivi al Big Bang in modo artificiale. Si chiuderanno in un buco sotto la Svizzera e si divertiranno a tirarsi addosso particelle rischiando di far scoppiare tutto. Sembra infatti che questo esperimento abbia lo spiacevole inconveniente di poter creare un buco nero capace di inghiottire il nostro pianetuccio nel giro di quattro anni. Un buco nero. Sotto la Svizzera. Saremo tutti risucchiato sotto una montagna di denaro esentasse, cioccolata e Ricola. Questo accade a voler ricreare il Big Bang, lo dicono i giornalisti. Si sa che i giornalisti ne capiscono più di quei cattivoni dei fisici, di fisica. È la giusta punizione per gli scienziati che, ricreando le condizioni successive al Big Bang, giocano un po' troppo a fare Dio e mettono le mani nella sua creazione. Proprio non si fa. Ad ogni modo, ci troveremo tutti in Nuova Zelanda, tra quattro anni. Guarderemo partire i Big del nostro pianeta su navicelle mentre attenderemo di entrare nel buco. Li guarderemo svanire in un puntino nel cielo per poi, inevitabilmente, morire galleggiando nel vuoto quando finiranno le provviste. In quattro anni non ce la fanno a costruire l'Enterprise. E noi saremo lì, ad attendere col cuore in gola che il buco nero ci risucchi al suo interno, riflettendo sul fatto che, forse, non è saggio che essere minuscoli viventi su un'insignificante biglia dell'immensità dell'universo giochino troppo con le forze che non conosco. Saremo risucchiati infine. E moriremo. Oppure, chissà, saremo portati una nuova dimensione, una piega della fisica che non conoscevamo dove potremo finalmente stare in pace con noi stessi, bere una tazza di thè con un Dio di cui tutti avevano frainteso lo scopo. Una vita perfetta circondati da meravigliose creature e paesaggi che la nostra ristretta visione tridimensionale del mondo ci avrebbe precluso. Perfetto, sì. E talvolta il pensierò ricadrà sulla nostra Terra, dove tutti siamo nati e cresciuti, penseremo con nostalgia a tutto ciò che era nostro, quando il concetto di proprietà ci apparrà puramente illusorio. Forse una lacrima scenderà sulle nostre guance. Ci renderemo conto che tutti i nostri leader in cui riponavamo fiducia sono morti, i capi di stato, i grandi imprenditori, il Papa. Tutti morti nel vuoto siderale, con gli occhi fuori dalle orbite per la pressione. E ci tornerà allora il sorriso.

Oppure, più probabilmente, moriremo.